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La storia degli eSport è fatta. Riccardo Reynor Romiti è il primo italiano campione del mondo di StarCraft II

01 Marzo 2021 - 17:35 Valerio Berra
A 18 anni è uno degli atleti eSport più forti al mondo. E tutta la sua carriera è partita da un regalo di compleanno

«Oggi sono il migliore al mondo». Riccardo “Reynor” Romiti ha vinto l’Intel Extreme Masters 2021, uno dei due tornei del videogioco Starcraft II più importanti che si tengono durante la stagione competitiva. Reynor, 18 anni e originario della provincia fiorentina, non è solo il primo italiano a portare a casa questo titolo ma è anche il primo giocatore non coreano a vincere dal 2011, quando è stata organizzata la prima edizione del torneo. Oltre al titolo, Reynor ha vinto anche un premio in denaro da 65 mila euro.

Non è semplice fare un paragone con gli sport tradizionali. È come se un italiano alzasse la coppa del Super Bowl, segnasse il punto decisivo in una finale di Nba o portasse a casa il punto della vittoria nel campionato mondiale di ping pong. Reynor è partito dalla campagna fiorentina, si è fatto strada negli eventi nazionali ed europei ed è arrivato là dove pochissimi stranieri avevano messo piede: i tornei giocati dai campioni della Corea del Sud, talmente forti da sfidarsi in una lega a parte dal resto del mondo.

Breve storia dell’«italian genius»

Nell’ultima edizione degli Italian Esports Awards, organizzati da IIDEA, Reynor ha vinto il premio di “Best player”. La sua storia con Starcraft II è iniziata da piccolo, il giorno del suo nono compleanno. Affascinato dalla copertina, aveva chiesto al padre di ricevere come regalo una copia di questo videogioco. Un titolo complesso, non facile da giocare nemmeno per i player più esperti. Facendo una semplificazione, è qualcosa di molto simile agli scacchi. La differenza è che qui il numero delle pedine da muovere è esponenzialmente più alto.

Eppure Reynor non aveva problemi a battere avversari ben più grandi di lui. Come ha raccontato Alessandro Vasarri, uno dei sui primi allenatori, il ragazzo vinceva: «Non conosceva bene le meccaniche di gioco e le sue mani erano troppo piccole per schiacciare tutti i tasti necessari. Nonostante questo vinceva, quasi sempre». Ora Reynor è un atleta ufficiale del team QLASH ed è anche uno dei pochi atleti sponsorizzati RedBull.

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