Sanremo, lo show (approssimativo) che non può più recuperare. Mahmood, almeno tu – Il videocommento
Classico effetto da quarta serata del festival di Sanremo. Si capiscono cose in più sui testi, sulle musiche, sui significati. Ma quando stai per riuscire a canticchiarle tutte arriva il Gio Evan di turno e distrugge i piani sbiascicando metà canzone. La Rappresentante di Lista insegna ad amare senza avere tanto, Ghemon a non sentirsi secondi a nessuno, Colapesce e Dimartino a chiedere ancora leggerezza. Max Gazzé il primo non mi piace della serata, il Dalì è vincente, la musica già sentita. Mahmood invece può cantare quello che vuole, anche lo yodel. Barbara Palombelli, no. Quel monologo proprio non ce lo meritavamo. L’unico diritto che le giovani donne avrebbero voluto «ritrovarsi fatto» è quello di non essere descritte in quel modo. Per il resto il carrozzone va avanti da sé, ancora troppo scollato dal Paese reale predicato tanto all’inizio. Ma c’è ormai poco tempo per recuperare, basterà darci un po’ di musica leggera, perché abbiamo bisogno di niente.
Grafiche e video editing: Vincenzo Monaco
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