In Italia somministrate 5,4 milioni di dosi. Speranza: «Entro l’estate tutti coloro che lo vorranno saranno vaccinati»
Sono 1.649.883 le persone in Italia che hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino anti-Covid, stando ai dati del governo aggiornati alla sera del 7 marzo. Complessivamente, sono state somministrate 5.403.468 dosi su tutto il territorio nazionale: 3.318.498 sono andate a donne, 2.084.970 a uomini. Questa la suddivisione per categorie di beneficiari:
- Operatori sanitari e sociosanitari: 2.525.618
- Personale non sanitario: 895.379
- Ospiti di strutture residenziali: 438.735
- Over 80: 1.033.160
- Forze armate: 124.309
- Personale scolastico: 386.267
La fascia di età che ha ricevuto più somministrazioni è quella tra i 50 e i 59 anni (1.138.511), seguita da 80-89 anni (1.053.369). Guardando ai dati delle singole Regioni, la Valle d’Aosta è quella che ha somministrato la percentuale più alta delle dosi di vaccino ricevute, davanti alla provincia autonoma di Bolzano e alla Campania, come mostra la tabella di seguito.
Oggi, il ministro della Salute Roberto Speranza ha assicurato che nel solo mese di marzo «riceveremo dalle aziende farmaceutiche più vaccini di quelli ricevuti dal 27 dicembre al 28 di febbraio, quindi siamo in una fase di accelerazione e le vaccinazioni aumenteranno sempre di più in modo progressivo con l’aumento delle dosi disponibili». Entro l’estate, ha detto Speranza, «conto che tutti gli italiani che lo vorranno potranno essere vaccinati». Nel frattempo, visto il peggioramento della curva epidemiologica, si fa sempre più strada l’ipotesi di un lockdown nazionale per una durata limitata di tempo. «Ma sarà inutile se non si aumentano le vaccinazioni», ha avvertito a Open la professoressa Patrizia Laurenti.
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