I numeri in chiaro. Pregliasco: «Necessari lockdown nel weekend e coprifuoco anticipato. La situazione peggiorerà ancora» – Il video
L’Italia ha superato la soglia delle 100 mila vittime da Coronavirus in un anno. Nella giornata di oggi, 8 marzo, sono stati registrati 318 decessi, mentre ieri ne erano stati segnalati 207. Secondo il bollettino del Ministero della Salute e della Protezione civile, i nuovi contagi sono 13.902. Gli attualmente positivi oggi sono 472.533 (ieri 472.862). «Con una situazione così», spiega il direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco «in prospettiva posso dire che andremo solo a peggiorare».
«Il sistema dei colori ha limitato i danni»
Per il virologo, il sistema finora utilizzato delle fasce regionali a colori «ha funzionato ed è riuscito a mitigare, per quanto possibile, la curva dei contagi». Quanto al numero altissimo di vittime registrate in questo anno di pandemia, «è difficile dare un giudizio sulle scelte fatte dalla prima ondata di Covid, ma nel momento dell’emergenza si è fatto il massimo possibile. Quello che possiamo constatare è che la cifra delle vittime è anche il risultato dell’effetto apnea dei servizi sanitari».
L’impatto delle varianti
Con il diffondersi delle varianti, ora, la situazione sta peggiorando. «I dati dal 20 febbraio in poi evidenziano la continua crescita dei parametri più oggettivi, come i nuovi ingressi nei reparti di terapia intensiva». Per questo, in merito alle ipotesi circolate negli ultimi giorni su un lockdown a livello nazionale, Pregliasco dice che «sono necessarie restrizioni e soluzioni che mitighino danni economici e sociali». Il virologo cita espressamente «un lockdown nel weekend e un anticipo del coprifuoco, così come la chiusura dei negozi lì dove si chiudono le scuole, per ridurre gli assembramenti».
Leggi anche:
- Covid, in futuro potrebbe colpire le fasce più giovani della popolazione. Ecco come «finirà» la pandemia secondo un report di Science
- In Veneto aumentato i ricoveri ordinari e nelle terapie intensive. Zaia: «Situazione preoccupante: potremmo far ricorso ai Covid hospital»
- Galli sul Dpcm: «Riapriamo proprio quando non si deve. Le varianti? Colpiscono i giovani per la socialità fuori e dentro le scuole»
- Cartabellotta (Gimbe): «I politici non lo capiscono da mesi: siamo nella terza ondata perché chiudiamo tardi»
- La proiezione del modello Usa sulla terza ondata in Italia: picco di contagi a metà marzo, il colpo di coda sui decessi ad aprile – I grafici