Renzi a Dubai, il nuovo viaggio in Medio Oriente del leader di Italia Viva tra polemiche e querele
Aspettiamo con curiosità la querela di Renzi. Questo il titolo dell’editoriale firmato oggi 8 marzo da Massimo Giannini, direttore del quotidiano La Stampa. Tutto nasce da un messaggio ricevuto alle 5.17 di domenica 7 marzo. Con poche righe Matteo Renzi ha scritto al giornalista che lo avrebbe querelato per un articolo pubblicato sul suo quotidiano dal titolo Renzi e il ritorno tra gli sceicchi. Mistero sulla missione a Dubai. Un articolo in cui veniva data la notizia di un nuovo viaggio del leader di Italia Viva in Medio Oriente, questa volta a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. La querela è arrivata anche a The Post Internazionale, che ha ripreso la notizia.
Andando con ordine. Renzi a Dubai è andato davvero, come confermato da lui stesso in una telefonata fatta a Giannini dopo l’invio del messaggio. Non è chiaro il motivo. «Le ragioni per cui sono qui sono altre. Le leggerai nel mio atto di citazione», avrebbe detto Renzi a Giannini. L’articolo pubblicato su La Stampa infatti accostava il viaggio a Dubai a quello a Riad, dove Renzi aveva partecipato a fine gennaio a una conferenza sull’innovazione curata dalla Future Investment Initiative. Organizzazione legata alla famiglia reale saudita che nel board annovera anche il senatore toscano.
Qui aveva detto al principe Mohammed bin Salman: «È un grande piacere e un grande onore essere qui con il grande principe Mohammed bin Salman. Credo che l’Arabia Saudita possa essere il luogo per un nuovo Rinascimento. Vostra Altezza, grazie». Dopo le polemiche, Renzi aveva dato la propria versione dei fatti attraverso una e-news: «Non solo è giusto, ma è anche necessario» avere rapporti con l’Arabia Saudita, al netto delle accuse di violazione dei diritti umani che pesano sul regime di Riad, non ultime quelle relative all’uccisione del giornalista Jamal Khashoggi. «Ho condannato già tre anni fa quel tragico evento, anche nelle interviste e su tutti i giornali del mondo», ha detto Renzi.
Perantoni (M5s): «Renzi riceverà un compenso anche questa volta?»
Mario Perantoni, eletto alla Camera dei Deputati nelle liste del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio, già dopo il viaggio del leader di Italia Viva a Riad aveva sollevato diverse critiche: «Matteo Renzi deve dare spiegazioni al Parlamento e al Paese sui suoi rapporti con con Mohammed bin Salman. La questione presenta aspetti istituzionali delicati, non può snobbare le numerose richieste di chiarimenti che giungono da più parti». Dopo la notizia del viaggio a Dubai, Perantoni ha commentato: «Chiediamo di sapere se Renzi ha ricevuto o riceverà un compenso anche in questa occasione».
Leggi anche:
- Minacce a Matteo Renzi, una busta contenente bossoli è stata recapitata in Senato al leader di Italia Viva
- Casalino farebbe il portavoce di Berlusconi «per 2 milioni. Ma mai di Renzi». E sfida Obama: «Ho venduto più copie io»
- Caso Arabia Saudita, Matteo Renzi si fa domande da solo o risponde a quelle del M5s? Più o meno
- Calenda torna alla carica sul caso Renzi-Arabia Saudita: «Serve una norma che vieti ai parlamentari di ricevere soldi da governi stranieri»
- Caso Arabia Saudita, Renzi risponde: «Giusto e necessario avere rapporti con la monarchia, gli attacchi sono strumentali»