Alisha, la 14enne uccisa dai compagni di classe per invidia: malmenata e buttata nella Senna per una foto
La storia viene da Parigi. Alisha, 14 anni, due fratelli e una sorella più piccoli, è stata uccisa dai suoi compagni di classe, ragazzi che frequentavano un liceo professionale privato, forse per invidia. Alisha aveva dei buoni voti, a scuola era tra le più brave. Questo è bastato per finire nel mirino dei suoi coetanei, per diventare preda dei bulli. Il suo corpo è stato ritrovato nella Senna, pieno di lividi e ferite. Una fine atroce per un’anima innocente.
Cosa è successo
Ad ucciderla, secondo gli inquirenti, sarebbero stati una sua amica e il fidanzato di quest’ultima. Entrambi quindicenni, entrambi suoi compagni di classe che adesso rischiano una condanna a 20 anni di carcere con l’accusa di omicidio premeditato. Secondo la ricostruzione del Corriere, il ragazzo avrebbe avuto prima una relazione con Alisha, poi con l’amica ma le due sarebbero riuscite a mantenere un buon rapporto. Circostanza che avrebbe dato fastidio al giovane il quale, poco tempo dopo, avrebbe rubato dal profilo Snapchat di Alisha una sua foto in biancheria intima da diffondere a tutti i suoi compagni di classe.
La scuola, venuta a conoscenza del fatto, ha sospeso il ragazzo mentre la madre di Alisha è andata al commissariato senza, però, denunciare. Al rientro dalle vacanze, il primo marzo, le due ragazze si sarebbero malmenate nei bagni della scuola. Il motivo? Le foto di Alisha continuavano a girare. Immediata, a quel punto, la sospensione anche della fidanzata del ragazzo, invitata – insieme al giovane – a comparire davanti al consiglio di disciplina della scuola martedì 9 marzo. Ma qualche giorno prima, il 6 marzo, l’amica avrebbe chiesto ad Alisha di far pace. Le due si sono viste lungo la Senna e lì, nascosto dietro un pilone, c’era anche il ragazzo che avrebbe iniziato subito a colpire Alisha.
L’aggressione
La giovane a quel punto sarebbe finita a terra, presa a calci sulla schiena e alla testa. Poi sarebbe stata gettata, ancora viva, nel fiume. I due giovani avrebbe provato a costruirsi un alibi sostenendo che, dopo il litigio, Alisha fosse caduta nella Senna. Questo hanno raccontato alla madre del ragazzo (che, però, non ha creduto alla versione del figlio e, dopo essere andata sul luogo del delitto, lo ha denunciato). Infine i due si sarebbero tolti i vestiti sporchi di sangue, poi sarebbero andati a casa di un amico, dove infine sono stati arrestati. Alisha è stata ritrovata lunedì 8 marzo, senza vita. Secondo l’autopsia, la giovane è deceduta per asfissia. Dunque è morta annegata, e ciò significa che era viva quando è stata buttata nella Senna.
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