Coronavirus, fino a 30 milioni di italiani in zona rossa da lunedì. A rischio almeno sei Regioni
Arriveranno domani 12 marzo, come ogni venerdì, le nuove ordinanze del Ministero della Salute sui cambi di colore delle Regioni, che si basano sul monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità e che saranno validi a partire da lunedì 15 marzo. L’aumento dei casi di Covid causato dalle varianti e la conseguente pressione sugli ospedali sta trascinando tutta l’Italia verso misure più rigide. E, a partire dalla prossima settimana, il bilancio salirà ulteriormente. Secondo la Repubblica, saranno circa 30 milioni gli italiani soggetti alle restrizioni più severe da lunedì, complice il passaggio automatico in zona rossa per le aree con più di 250 contagi ogni 100 mila abitanti che dovrebbe essere inserito nel prossimo provvedimento allo studio del governo.
Il Lazio verso l’arancione
L’8 marzo le misure erano scattate per Basilicata, Campania e Molise (che resteranno dello stesso colore almeno un’altra settimana), ma sono numerosi i governatori che nei giorni scorsi hanno adottato misure più restrittive per alcuni territori e province. Secondo i parametri dei 250 positivi ogni 100 mila abitanti e della pressione sugli ospedali, a partire dalla prossima settimana potrebbero passare nella fascia più scura Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Marche, Trentino e Abruzzo (dove a preoccupare di più sono i dati sui ricoveri). Rischiano anche il Friuli-Venezia Giulia e l’Alto Adige. Emilia-Romagna e Marche, formalmente in arancione, sono già largamente in rosso a seguito delle varie ordinanze locali. Il Lazio, finora in fascia gialla, potrebbe essersi avvicinato alla soglia per passare in arancione, l’indice Rt a 1.
La stretta in Puglia
In Puglia, anch’essa in giallo, sono scattate alcune ordinanze più restrittive del presidente Michele Emiliano nei territori di Bari e Taranto. «La terza ondata sta arrivando anche in Puglia», ha dichiarato ieri il governatore. «Al ministro Speranza preannuncio, in una lettera, che stiamo superando tutti i parametri, la crescita dell’epidemia è vorticosa, mai vista. Spingeremo i sindaci ad adottare misure anti-assembramento e probabilmente il governo si accinge a un passaggio da zona gialla a zona arancione o addirittura rossa in alcune aree».
Immagine di copertina: ANSA/TINO ROMANO
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