Coronavirus, arriva la stretta del Viminale sulla movida: cosa cambia e quali sono le nuove regole
Con la circolare rilasciata dal Viminale presieduto da Luciana Lamorgese, quasi mezza Italia assisterà a una stretta sulle regole della movida, per contenere la diffusione del contagio da Coronavirus. Le misure, più rigide, sono un’integrazione all’ultimo Dpcm pubblicato dal governo Draghi il 2 marzo scorso e in vigore dal 6. L’obiettivo sarà evitare qualsiasi forma di assembramento e limitare i contatti sociali con persone esterne al proprio nucleo familiare. Naturalmente sono previste nuove regole e controlli più stringenti soprattutto nel weekend. L’intervento del ministero degli Interno si è reso necessario «a seguito di recenti episodi di assembramento verificatisi in alcuni grandi capoluoghi nell’imminenza del passaggio a una zona caratterizzata da misure più restrittive», si legge nel testo della circolare.
Le novità
Resta, per ora, la vecchia regola – introdotta anche dal Dpcm del 2 marzo – che vieta l’asporto di bevande alcoliche da bar o pub dopo le ore 18. Via libera, invece, agli asporti per le enoteche e i ristoranti. I cibi e le bevande comprate da asporto, però, non si possono consumare nelle vie o nelle piazze. Sarà però possibile lo spostamento tra Regioni – di qualsiasi colore esse siano -, muniti di autocertificazione, per assistere a manifestazioni che si svolgono in un’unica città.
I controlli
Il protocollo per chi vive in zone ad alto rischio di contagio rimarrà quasi invariato, subiranno maggiori strette tutti coloro che abitano nelle zone gialle o arancioni. Aumenteranno gli uomini delle forze dell’ordine che dovranno presidiare le zone della movida delle grandi città. Saranno attivi «servizi di controllo mirati nelle zone urbane usualmente interessate dal fenomeno della movida, sia in circostanze analoghe a quelle surricordate come anche nei giorni festivi e prefestivi». I controlli saranno effettuati dalla polizia locale, che li eseguirà specialmente nelle aree territoriali interessate da provvedimenti più restrittivi. I controlli limiteranno anche gli ingressi e le uscite dei cittadini dalle vie dello shopping o da tutte quelle piazze che registrano spesso situazioni critiche.
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