Coronavirus. Milioni di vaccinati in tutto il mondo stanno ancora benissimo
Al 10 marzo 2021 sono state somministrate oltre 325,5 milioni di dosi di vaccino anti Covid-19, in media 4 dosi ogni 100 persone. A guidare la classifica sono gli Stati Uniti, con oltre 95 milioni di dosi, seguiti dalla Cina e dall’Unione europea. Nel nostro continente abbiamo superato di gran lunga le 44 milioni di dosi somministrate di cui oltre 6 milioni nel nostro Paese. Il divario tra diverse zone geografiche risulta evidente a causa di diversi fattori, tra questi l’attenzione posta dalle agenzie del farmaco per garantire l’emissione nel mercato di un prodotto farmaceutico sicuro senza correre dietro alle pressioni politiche e sociali, come dimostrato dall’Ema a fine 2020. I vaccini non sono tutti uguali, alcuni necessitano di due dosi affinché possano ottenere il miglior risultato possibile riscontrato nelle rispettive sperimentazioni. Quante sono state le persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino anti Covid-19?
Negli Stati Uniti le persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino sono oltre 62 milioni. Segue il Regno Unito con oltre 22 milioni, terzo il Brasile con oltre 8 milioni.
Diversi sono i vaccini somministrati a seconda degli Stati e delle agenzie che ne hanno approvato l’uso. Il vaccino Pfizer viene attualmente utilizzato in una settantina di Paesi nel mondo ed è il più somministrato negli Stati Uniti con oltre 43 milioni di dosi, seguito dal vaccino Moderna con oltre 42 milioni. In Italia riscontriamo oltre 4,9 milioni di dosi del vaccino Pfizer somministrate, seguiti dagli oltre 850 mila di AstraZeneca e gli oltre 275 mila di Moderna.
Tutti i vaccini in uso nel nostro Paese hanno superato i diversi processi di sperimentazione e approvazione in tempi brevi grazie soprattutto allo snellimento della burocrazia. Attualmente sono tanti i vaccini, ancora non approvati per ovvi motivi dagli enti quali l’Ema, che devono concludere la fase preclinica e le successive tre fasi di sperimentazione che ogni farmaco deve rigorosamente superare con successo. Altri, invece, sono stati scartati in quanto inefficaci come è avvenuto con quelli sperimentati dall’americana Merck e dell’Università del Queensland in Australia. Risulta chiara l’attenzione prestata per fornire un prodotto sicuro per combattere una pandemia come quella della Covid19 che ad oggi ha causato oltre 2,6 milioni di decessi in tutto il mondo su 119 milioni di contagiati.
Nel corso delle somministrazioni sono state diffuse notizie riguardo a decessi di persone vaccinate con uno o l’altro vaccino in uno nei rispettivi Paesi, riconducibili a un nesso casuale e non causale in assenza di prove che riconducano le colpe al vaccino stesso. Molte anche le bufale diffuse in merito, così come molta è l’attenzione prestata dalla farmacovigilanza di ogni Paese al fine di garantire sicurezza e fiducia nella popolazione verso l’impegno preso per contrastare la pandemia.
In questi giorni il principale accusato, dopo Pfizer e Moderna, è il vaccino di AstraZeneca a causa di 22 casi di trombosi su tre milioni di persone vaccinate in tutta l’Unione europea e due sospetti decessi in Italia. Per questo motivo è stato decisa la sospensione della somministrazione di due lotti del vaccino, in attesa delle indagini necessarie per accertare un nesso causale. Nel frattempo, milioni di persone che hanno ricevuto questi vaccini anti Covid-19 stanno bene e se tutto andrà per il verso giusto potremmo vedere la luce in fondo al tunnel e un ritorno alla normalità, ma dipende da tutti quanti noi.
Leggi anche:
- Stop in Danimarca ad AstraZeneca: «Vaccinazioni ferme per due settimane. Un grosso problema, non ci voleva» – L’intervista
- Covid, varianti «preoccupanti» e «interessanti»: qual è la differenza e perché i vaccini funzionano lo stesso
- Vaccini anti Covid, il governo fa slittare il turno dei fragili: «Priorità solo agli estremamente gravi». Ecco chi viene tagliato fuori. Ma è giusto?
- Stefano Paternò e Davide Villa: chi sono i due uomini deceduti in Sicilia per cui la Procura ha aperto un’inchiesta sui vaccini AstraZeneca
- L’Ema esclude la correlazione tra casi di trombosi e il vaccino di AstraZeneca. Ecco perché