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Vaccini, l’annuncio dell’Ema: «Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson sono efficaci contro le varianti. Problemi da AstraZeneca»

15 Marzo 2021 - 15:25 Redazione
Il siero di AstraZeneca sembrerebbe non funzionare contro la variante scoperta in Sudafrica. Ma «bisogna attendere studi più ampi», avverte l'Ema

Dall’Ema arrivano buone notizie sui vaccini a Rna messaggero, quindi Pfizer-Biontech e Moderna. Secondo la European Medical Association, questi sieri hanno «un’ottima efficacia contro le nuove varianti del Covid». E lo stesso vale per «il vaccino Johnson&Johnson di recente approvato dall’Ema» che pure è risultato efficace, spiega Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccini dell’Ema, in audizione alla commissione Sanità del Parlamento europeo. Secondo un piccolo studio, «su 2 mila casi, il vaccino AstraZeneca è risultato invece non efficace» contro la variante scoperta in Sudafrica, dice ancora Cavaleri. Che ha anche avvertito che sarà necessario attendere «studi più ampi» per sancirne l’efficacia. Su AstraZeneca Cavaleri specifica anche, nel corso dell’audizione, che l’Ema sta lavorando «per accelerare l’autorizzazione di nuovi siti di produzione per AstraZeneca entro il mese in modo da aumentare le forniture in tutta l’Ue».

Il responsabile della strategia vaccini dell’Ema spiega anche che l’agenzia sta lavorando grazie all’individuazione effettuata di parametri scientifici per dimostrare la sicurezza e l’efficacia dell’azione dei vaccini modificati contro le varianti Covid, che permetteranno di chiedere «esperimenti clinici più piccoli». I criteri dovrebbero dunque assicurare procedure di autorizzazione «più rapide», chiarisce il responsabile della task force per il Covid dell’Ema.

Sull’opportunità di inoculare il vaccino a chi ha già avuto la Covid-19 l’agenzia, si apprende, sta discutendo. «Il vaccino anche a chi è già stato infettato potrebbe avere senso, come spiega anche l’Organizzazione mondiale della Sanità. E’ comprensibile che non siano al momento gruppi prioritari, ma stiamo discutendo se in questi casi potesse essere sufficiente una dose singola», dice Cavaleri.

In copertina EPA/RONALD WITTEK | Un vaccino Pfizer-BioNTech a Mainz, Germania, 7 gennaio 2021

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