I numeri in chiaro, Maga (Cnr): «Bilanci ancora tragici: accelerare coi vaccini. Il blocco di AstraZeneca? Solo un atto dovuto» – Il video
Mentre la campagna vaccinale rischia di essere rallentata dai problemi emersi con il vaccino di AstraZeneca, la circolazione del Coronavirus non frena. Stando al bollettino di oggi, aumentano i decessi e gli ingressi in terapia intensiva rispetto a ieri, così come anche il tasso di positività. Giovanni Maga, direttore del laboratorio dell’istituto di Genetica molecolare del Cnr di Pavia, ricorda che il tasso percentuale dei positivi sul totale di tamponi effettuati «può essere falsato dal numero basso di tamponi (oggi 170.015, vale a dire circa 100 mila in meno rispetto al giorno prima ndr), quindi occorrerà vedere domani o dopodomani se la percentuale tornerà a stabilizzarsi». Altro dato che colpisce è la diminuzione del numero di pazienti in isolamento domiciliare (-1.804 da ieri) che potrebbe corrispondere «in gran parte a quelli che sono stati trasferiti dal domicilio all’ospedale oltre a quelli guariti, anche oggi numerosi (+15.807 ndr)».
«Chiudere senza vaccinare rischia di essere un sacrificio inutile»
«Siamo lontani da quei numeri davvero molto elevati che avevamo toccato nel mese di novembre – continua Maga -, ma sono comunque numeri tragici e quelli caleranno quando avremo terminato di vaccinare le persone a rischio e quando riusciremo a diminuire in generale la quota dei contagiati». Il nuovo lockdown se non accompagnato da una campagna vaccinale serrata, può essere efficace? «Le chiusure hanno sempre un effetto, sicuramente porteranno a una stabilizzazione o diminuzione dei contagi, ma è una misura che deve essere accompagnata da un’accelerazione delle vaccinazioni. Se questo non avverrà, temo sarà un sacrificio che non porterà tutti i benefici che avrebbe potuto».
Il blocco di AstraZeneca: «Non è assolutamente un’ammissione di colpevolezza»
Rispetto ad AstraZeneca, Maga si dice d’accordo con la decisione di bloccare le somministrazioni, ma precisa che «non è assolutamente un’ammissione di colpevolezza e neppure un’indicazione di una certezza di un nesso causale ma è, se vogliamo, un atto dovuto». «Si tratta di una decisione normale nel momento in cui si riscontrano alcuni eventi anomali o comunque che richiedono un’indagine più accurata – aggiunge -. Era già successo con alcuni vaccini antinfluenzali, per esempio. Sappiamo che di questo vaccino sono state somministrate circa 20 milioni di dosi al mondo e fino ad adesso tutti i dati non indicano alcun aspetto problematico. Si tratta di capire se questi casi non sono un riflesso di condizioni preesistenti. Ricordiamo che il rischio di morte per complicanze cardiovascolari in Italia rende conto ogni anno di 240 mila decessi, quindi circa 600 decessi al giorno, e non è improbabile che alcuni di questi eventi si verifichino in un arco temporale vicino alla vaccinazione».
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