Speranza: «Chi ha fatto la prima dose di AstraZeneca stia tranquillo»
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, invita alla calma gli italiani che si sono sottoposti al vaccino anti Coronavirus con AstraZeneca. «Non c’è motivo di essere preoccupati, questa è una pausa solo precauzionale», ha detto infatti il ministro intervistato dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, «i vaccini sono e restano l’arma fondamentale con cui uscire da questi mesi difficili». Intervenendo all’evento “Online Talk Sanità – Strategie per la Riforma del Sistema e Vincere la Pandemia”, Speranza ha comunque affermato che «è giusto fermarsi per fare una verifica quando emergono fatti nuovi», e che la presenza di un sistema di controllo di questo tipo deve «aumentare fiducia dei cittadini».
Ora i governi europei attendono per giovedì il giudizio dell’Ema sul preparato e Speranza si è detto «fiducioso che possano emergere tutti gli elementi di rassicurazione per consentirci di riprendere» la campagna di vaccinazione. Per quanto riguarda il futuro, nel secondo trimestre del 2021 l’Italia attende oltre 50 milioni di dosi di vaccino, di cui 7,3 milioni di Johnson & Johnson. «Nel terzo trimestre ci aspettiamo fino a 80 milioni di dosi», ha puntualizzato il ministro, «un’accelerazione forte che dobbiamo poi tradurre in capacità logistica di somministrare i vaccini sul territorio». Per questo il governo lavora a una norma che consentirà anche a infermieri e farmacie di dare il loro contributo.
Quanto alla posizione emersa dall’Istituto federale tedesco per i vaccini Paul Ehrlich, che ha rilevato una rara forma di trombosi seguita temporalmente alla vaccinazione con AstraZeneca, Speranza ha ribadito che c’è stato un confronto prima a livello tecnico tra i direttori delle agenzie regolatorie, poi a livello politico tra i ministri della Salute che ha portato a una misura di natura puramente precauzionale. I governi si sono mossi in modo unitario e ora si attende la pronuncia dell’Ema.
Infine, il ministro ha voluto ringraziare con un post su Facebook i pediatri di libera scelta, i medici specialisti ambulatoriali e gli odontoiatri per aver sottoscritto con governo e regioni i protocolli relativi alla loro partecipazione alla campagna di vaccinazione: «Anche con il loro impegno, quando avremo più dosi disponibili, potremo meglio combattere il virus».
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