Coronavirus, lo studio danese: raro contagiarsi due volte, per gli over 65 il rischio è doppio. In Brasile più morti di Covid che di Aids in 23 anni di monitoraggio
DANIMARCA
Gli over 65 più esposti al rischio di contagiarsi per la seconda volta
L’immunità contro il Coronavirus può durare fino a sei mesi per chi è già stato contagiato una prima volta. Ma secondo un nuovo studio danese pubblicato sulla rivista scientifica Lancet, la grande differenza su quanto si può essere protetti è per buona parte determinata dall’età. La ricerca ha confermato infatti che il livello di protezione rilevato nelle persone sopra i 65 anni non superava il 47% nei sei mesi successivi alla guarigione, mentre per i soggetti sotto i 65 anni la protezione si è dimostrata di circa l’80%. «Il nostro studio conferma quel che molti altri sembravano suggerire – ha detto il dottor Steen Ethelberg dello Statens Serum Institut di Copenaghen – la reinfezione con Covid-19 è rara nelle persone più giovani e sane, ma gli anziani corrono un rischio maggiore».
BRASILE
La pandemia in Brasile torna a registrare cifre record
Per la prima volta dall’inizio della pandemia, le vittime di Covid-19 in Brasile hanno superato quota 3 mila in un giorno e i nuovi casi hanno superato la soglia dei 90 mila contagi. Un balzo nel bilancio generale che, secondo i dati del ministero della Salute, ha portato al sorpasso del numero delle vittime in un anno di pandemia rispetto a quelle in 23 anni di rilevazioni dei morti per Aids. In totale per Covid-19 in Brasile sono morte 284.775 persone, mentre quelle causate dall’Aids sono state 281.156 dal 1996 al 2019. Il dato non tiene conto però delle vittime prima del ’96, anno in cui il governo brasiliano ha istituito il monitoraggio delle vittime di Aids, nonostante la sindrome da immunodeficienza fosse presente nel Paese dal 1982. In media in Brasile le vittime di Aids oscillano tra le 10 e le 12 mila.
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