La Spagna approva la legge sull’eutanasia. Sanchez: «Oggi siamo un Paese più umano, più giusto e più libero»
La Spagna ha approvato la legge sull’eutanasia e sul suicidio assistito, con 202 voti a favore, 141 contrari, 2 astensioni della Camera dei Deputati. Il testo era già stato licenziato dal Senato. Il Paese iberico è il quarto tra gli Stati membri dell’Unione europea a dotarsi di una legge sull’eutanasia, dopo Olanda, Belgio e Lussemburgo, e il settimo a livello mondiale. A dicembre il testo era passato alla Camera con 198 sì, 138 no e 2 astenuti. La legge dovrebbe entrare in vigore tra circa tre mesi, quindi a giugno.
Le condizioni fissate dalla legge
Eutanasia e suicidio assistito entreranno dunque a far parte delle prestazioni offerte dal servizio sanitario nazionale. Potrà usufruirne chiunque, purché maggiorenne, soffra di «malattie gravi e incurabili» o di «patologie gravi, croniche, e disabilitanti» che impediscano l’autosufficienza e che generino «una sofferenza fisica e psichica costante e intollerabile». L’adozione di questa legge era tra le priorità del governo di Pedro Sanchez, che ha commentato: «Oggi siamo un Paese più umano, più giusto e più libero».
Vent’anni di battaglie
Il provvedimento arriva dopo vent’anni di battaglie portate avanti dal Partito Socialista e nel momento in cui il Paese ricorda la storia di Ramon Sampedro, tetraplegico interpretato da Javier Bardem nel film candidato all’Oscar Mar Adentro. «Sarà una vittoria per coloro che ne potranno beneficiare» e anche per «Ramon» ha detto stamattina Ramona Maneiro, amica di Ramon Sampedro, che aiutò a morire nel 1998 venendo arrestata per questo.
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