Fondi per i vaccini, aiuti alle imprese, stop alle cartelle esattoriali: cosa c’è nel decreto Sostegno
«Questo decreto è una risposta significativa, molto consistente alla povertà, al bisogno che hanno imprese e lavoratori, una risposta parziale ma il massimo che abbiamo potuto fare all’interno di questo stanziamento». Così il premier Mario Draghi presenta il decreto Sostegno da 32 miliardi previsto dal governo Conte II e approvato oggi dal Consiglio dei ministri. «L’obiettivo è dare quanto più soldi possibile e più velocemente possibile», ha detto Draghi.Come ha spiegato il premier i pagamenti inizieranno l’8 aprile, per chi avrà fatto domanda e se tutto andrà come previsto, 11 miliardi entreranno nell’economia nel mese di aprile.
In conferenza stampa il ministro dell’Economia Daniele Franco ha confermato gli indennizzi previsti per le attività imprenditoriali in difficoltà per un importo medio di 3.700 euro ciascuno che dovrebbe arrivare entro la fine di aprile, una misura che riguarda in totale circa 3 milioni di persone. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando invece ha confermato il rifinanziamento del Reddito di cittadinanza per un miliardo di euro. In totale 8 miliardi di euro verranno destinati per il lavoro e al contrasto alla povertà. Il terzo pilastro del Decreto riguarda invece le risorse per l’acquisto di vaccini e farmaci contro il Coronavirus che saranno quasi 2,8 miliardi in tutto, su un totale di circa 5 miliardi di euro destinati alla salute e sicurezza.
Cartelle esattoriali
Con il nuovo decreto verranno cancellate le vecchie cartelle esattoriali fino a 5mila euro tra il 2000 e il 2010 (anziché 2015) e solo per chi rientra in un tetto di reddito di 30 mila euro. Sarebbe questo, secondo quanto si apprende da diverse fonti ministeriali, il punto di caduta trovato in Consiglio dei ministri sullo stralcio delle cartelle, inserito nel decreto Sostegni. «Permette all’amministrazione dei perseguire la lotta all’evasione in modo più efficiente», il commento del premier che ha definito la norma un «condono» che però sarà limitato a una piccola platea sotto un certo reddito «e forse con minore disponibilità economica». «Avrà impatti molto molto limitati», ha aggiunto.
Digital divide sulla Dad
Nel decreto 35 milioni saranno destinati a colmare il digital divide nelle regioni del Sud così da consentire un corretto svolgimento della Dad. Serviranno, a quanto si apprende da fonti di governo, per l’acquisto di dispositivi e strumenti digitali individuali e ad assicurare una connettività di dati illimitata, da concedere in comodato d’uso alle studentesse e agli studenti meno abbienti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Scuola
Ci sono 150 milioni per il recupero delle competenze e della socialità durante l’estate, e altri 150 milioni per aspetti più sanitari. Il personale scolastico e amministrativo assente per vaccino è «giustificato». Sono risorse che saranno gestite dal Ministero dell’Istruzione. «Il governo – dice il ministro Patrizio Bianchi – ha riconosciuto, dentro un provvedimento che mette in campo interventi dello Stato a favore della ripresa del Paese, l’importanza strategica della scuola».
Partite Iva e imprese
Possono accedere a contributi a fondo perduto, se hanno un fatturato fino a 10 milioni e nel 2020 perdite medie mensili del 30% rispetto al 2019: gli aiuti vanno da 1.000 euro per le persone fisiche (2.000 per le giuridiche) a 150mila euro. Per le imprese ci sono 5 fasce di ricavi con percentuali differenziate dei sostegni, dal 60% per le più piccole al 20% per le più grandi.
Grandi aziende
Se in crisi ma con prospettive di ripresa possono attingere a finanziamenti agevolati da restituire in 5 anni: c’è un fondo di 200 milioni presso il Mise. Il Fondo sociale per l’occupazione e la formazione del Ministero del lavoro, è rifinanziato con 400 milioni ed è prorogata per tutto il 2021 l’integrazione salariale della cigs per i lavoratori ex Ilva, destinando 19 milioni.
Lavoro
Blocco dei licenziamenti prorogato a giugno, e fino a ottobre per le aziende che usano la cassa integrazione Covid, valida fino al 31 dicembre (massimo 28 settimane), per 3,3 miliardi. Quelle con cassa integrazione ordinaria possono chiedere 13 settimane tra aprile e giugno per Covid, senza contributo addizionale. Ci sono 1,5 miliardi per l’esonero dei contributi previdenziali dovuti da autonomi e professionisti. I contratti a tempo determinato possono essere rinnovati o prorogati senza causale fino al 31 dicembre.
Reddito di cittadinanza
È rifinanziato per 1 miliardo. Tre nuove mensilità del reddito di emergenza alle famiglie (1,52 miliardi). Fino al 31 dicembre non serve aver lavorato 30 giorni nell’ultimo anno per ottenere la Naspi. Una tantum da 2.400 euro per lavoratori stagionali, del turismo, termali e dello spettacolo che hanno perso il posto, e per quelli dello sport varia da 1.200 a 3.600 euro.
Lotta al Covid
Stanziati oltre 4,5 miliardi: 2,1 miliardi per l’acquisto di vaccini, 700 milioni per i farmaci, 1,4 miliardi per le attività del Commissario, 345 milioni per il coinvolgere più medici possibile, 50 milioni come remunerazione aggiuntiva delle farmacie, dove si potrà somministrare il siero. Per i Covid Hospital sono previsti 51,6 milioni. Cade il vincolo del rapporto esclusivo per gli infermieri pubblici vaccinatori.
Enti locali
Sono stanziati oltre 3 miliardi: metà nel fondo per gli enti locali, 260 milioni in quello per Regioni e Province autonome, 800 milioni per il Tpl, 250 milioni come ristoro per il mancato incasso della tassa di soggiorno, e un altro miliardo per rimborsare alle Regioni le spese sanitarie del 2020 per il Covid.
Turismo
Sostegni per 1,7 miliardi, fra cui 700 milioni per le zone danneggiate dalla chiusura degli impianti di sci e 900 milioni per gli stagionali. In conferenza stampa però il ministro Franco ha specificato che gli interventi sul turismo «non sono definitivi». «Probabilmente dovremo tornarci su – ha dichiarato il ministro – ma nel decreto Sostegni ci sono vari interventi orizzontali che sono parte dell’intervento principale di 11 miliardi di aiuti, poi un intervento per il sostegno sui soggetti economici per il pagamento delle bollette elettriche, ci sono interventi per i lavoratori stagionali e poi l’intervento selettiva per l’industria delle neve, colpita molto fortemente, e alcuni interventi specifici per alcune filiere, quella dei centri storici e quella collegata agli eventi».
Cultura
Stando a quanto dichiarato dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, il decreto «aggiunge oltre un miliardo di euro alle risorse stanziate» finora. Con oltre 200 milioni di euro verrà devoluta una indennità straordinaria di 2.400 euro per tutti i lavoratori dello spettacolo, con una platea di beneficiari allargata. Oltre agli artiste e maestranze con almeno sette giorni lavorative e un reddito inferiore ai 35 mila euro, saranno interessati anche coloro che, con almeno trenta giornate lavorative, abbiano un reddito inferiore ai 75 mila euro (in precedenza il tetto era di 50 mila euro).
Inoltre, 400 milioni andranno ad alimentare i fondi di emergenza esistenti, di cui: 80 milioni di euro per il sostegno dei musei statali, 200 milioni di euro al fondo di parte corrente per il sostegno del cinema e dello spettacolo e 120 milioni di euro per il sostegno delle imprese e delle istituzioni culturali. Inoltre, vanno inclusi anche la quota dei 11 miliardi di euro stanziati in favore delle partite Iva destinata a operatori e lavoratori autonomi del settore e la proroga delle diverse forme di cassa integrazione.
Matrimoni, eventi, bar e ristoranti
Per le filiere più colpite dalla crisi (anche commercianti e ristoratori dei centri storici) c’è un fondo da 200 milioni. Ci sono 200 milioni in più per imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, 100 milioni per la cancellazione di fiere e congressi e 150 per le fiere internazionali. Prorogata fino al 31 dicembre 2021 la sospensione delle procedure autorizzative da parte delle Soprintendenze per tavolini in bar, caffetterie e attività di ristorazione.
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