Vaccini, Italia e Germania pronte a produrre Sputnik V. Zingaretti: «Tra pochi giorni sperimentazione con Spallanzani»
Dopo lo stop ad AstraZeneca, e i ritardi annunciati dalla stessa casa farmaceutica inglese nella consegna delle dosi promesse all’Unione europea per questo primo trimestre, la strategia vaccinale europea continua a essere una corsa contro il tempo. L’approvazione del vaccino di Johnson & Johnson potrebbe garantire un maggiore approvvigionamento ma l’azienda americana ha annunciato la scorsa settimana che potrebbero esserci problemi nel rispettare i tempi di consegna. Per questo, Paesi come Italia e Germania guardano ora verso Mosca e il vaccino russo.
«Se sarà approvato – probabilmente dopo giugno – potremo consegnare 100 milioni di dosi a 50 milioni persone nell’Ue entro tre, quattro mesi», ha dichiarato al quotidiano tedesco Berliner Zeitung, Kirill Dmitriev, amministratore delegato del Fondo russo di investimenti diretti. L’ente, tra i più coinvolti nello sviluppo di Sputnik V, ha chiarito che negli Stati dove il vaccino sarà approvato le dosi verranno consegnate il prima possibile. Intanto, lo stesso fondo russo ha fatto sapere di aver trovato anche un accordo per produrre 200 milioni di dosi di Sputnik V in India, consentendo così la vaccinazione di 100 milioni di persone.
«Ora aspettiamo una delegazione dell’Ema a metà aprile e speriamo che la decisione sullo Sputnik V sia puramente scientifica, non politica», ha aggiunto Dmitriev confermando che Mosca ha già messo a punto piani per produrre il vaccino in Germania e in altri Paesi europei. Tra questi c’è anche l’Italia che con la Russia avrebbe già chiuso un accordo per produrre Sputnik V a partire dai mesi di giugno-luglio nello stabilimento di Caponago, vicino a Monza.
«Tra qualche giorno verrà stipulato un primo accordo con l’istituto Spallanzani per una sperimentazione in forma scientifica con il vaccino Sputnik, in attesa ovviamente dell’autorizzazione formale dell’Ema per quanto riguarda lo studio sulle varianti», ha annunciato invece oggi il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti durante una visita all’hub vaccinale dell’Auditorium. «Questa è un’altra buona notizia che ci permette di fare un salto in davanti rispetto alla necessità di approvvigionamento dei vaccini», ha aggiunto.
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