Coronavirus, in Toscana divieto di ingresso per chi ha la seconda casa. La Valle d’Aosta si blinda con posti di blocco ai confini
ITALIA
Toscana, nessun accesso alle seconde case per chi arriva da fuori
Il presidente della Regione Eugenio Giani ha firmato una nuova ordinanza con la quale vieta il raggiungimento delle seconde case in Toscana. Il provvedimento, utilizzato come misura di contenimento contro il Coronavirus, è rivolto a tutti coloro che vengono da fuori regione. La firma arriva dopo che il Tar ha sospeso la precedente ordinanza, che al contrario consentiva l’accesso alle seconde case toscane soltanto a chi aveva in regione il proprio medico di famiglia. «Oggi firmerò anche l’ordinanza per le seconde case – ha detto Giani dopo aver annunciato le zone rosse della prossima settimana -. La caratteristica non sarà impostata sul medico, come era stata la prima ordinanza che era anche a tempo indeterminato, questa volta sarà per un periodo localizzato, da qui all’11 di aprile, il periodo prossimo alle vacanze di Pasqua».
La Valle d’Aosta chiude ai turisti: posti di blocco al confine
I contagi di Coronavirus crescono e la Valle d’Aosta, ancora in zona arancione, intensifica i controlli. La Regione ha disposto posti di blocco al confine con il Piemonte e controlli rinforzati alle frontiere con Francia e Svizzera per evitare l’assalto dei turisti nel fine settimane. Il presidente Erik Lavevaz ha disposto il divieto d’accesso nel territorio anche ai proprietari di seconde case provenienti da altre regioni. «Confidiamo nel senso di responsabilità di chi non ha necessità di venire in Valle d’Aosta», ha dichiarato il questore di Aosta Ivo Morelli, a capo delle attività di controllo. «Bisogna rimanere a casa, almeno fino a dopo Pasqua». Blocchi di forze dell’ordine si trovano sull’autostrada A5 e sulla strada statale 26. Controlli ai veicoli che provengono dalla Svizzera e dalla Francia anche nei pressi del Gran San Bernardo e del Monte Bianco.
Vaccinazione a domicilio, per i fragili pronti a schierare il 118
Uno sforzo «più capillare» di vaccinazioni sul territorio. In una lettera inviata dall’ufficio di Gabinetto del Commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo al presidente della Sis 118, Mario Balzanelli, si pensa a una strategia parallela per vaccinare a domicilio i pazienti fragili – coloro, cioè, che non possono recarsi nei grandi hub per ricevere la dose di vaccino. Balzanelli ha già messo a disposizione gli equipaggi del 118, che «rappresentano la migliore garanzia di sicurezza in caso di eventi avversi rilevanti». «Possiamo vaccinare a casa non solo i soggetti anziani con polipatologie – ha dichiarato il presidente, che ha recentemente perso sua madre a causa del Covid -, ma anche pazienti con malattie neurodegenerative, diversamente abili, le persone con malattie neoplastiche, tutti gli allettati».
EUROPA
Dall’inizio della pandemia i contagi sono stati più di 37 milioni
Oltre un milione di morti in tutta Europa legati al Coronavirus. Esattamente come per i 100 mila morti in Italia, si tratta solo di un soglia simbolica. Una cifra che racconta quanto è stato consistente l’impatto della pandemia fino a questo momento, ma che allo stesso tempo non rende l’idea di quello che sta succedendo. Non racconta delle difficoltà nel far ingranare la campagna vaccinale, non racconta degli effetti dei nuovi lockdown e del timore per i prossimi e non racconta di come ogni Stato, compresa l’Italia, stia cominciando ad accarezzare la possibilità di muoversi da solo senza aderire alle condizioni dell’Unione Europea.
In base ai dati diffusi dall’agenzia di stampa Reuters, il numero delle vittime legate al Coronavirus è arrivato a 1.000.062. Ben più alto quello dei positivi dall’inizio della pandemia che si attesta invece a 37.221.978. Secondo il portale Our World in Data in Europa sono state distribuite 12 dosi di vaccino ogni 100 abitanti, meno degli Stati Uniti, dove sono arrivate 34 dosi di vaccino ogni 100 abitanti. Percentuali in ogni caso lontane da Israele, primo al mondo in questa classifica con 110 dosi di vaccino ogni 100 abitanti. Numero dovuto al fatto che molti vaccini richiedono due dosi per essere efficaci.
BRASILE
In un giorno oltre 90 mila positivi
Nelle ultime 24 ore in Brasile si sono registrati 90.570 casi di positività al Coronavirus. Le morti legate al Covid invece sono state 2.815. Una situazione fuori controllo, fuori da ogni argine che il Governo ha provato a mettere per fermare questa epidemia. A pensarlo è il 79% degli abitanti del Paese, mentre il 62% è preoccupato di contrarre il virus. Responsabile di questa situazione è la cosiddetta variante brasiliana, la variante del Coronavirus più contagiosa rispetto alla forma originale. Intanto, solo quattro giorni fa, il Presidente Jair Bolsonaro ha sostituito il ministro della Salute. Il cardiologo Marcelo Queiroga è così il quarto specialista scelto come capo del dicastero.
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