Centinaia di No Mask e No Vax in piazza a Torino: «I contagi e le terapie intensive sotto pressione? Invenzioni mediatiche»
Centinaia di No Mask e No Vax si sono radunati oggi, 20 marzo, in piazza Carignano e in piazza Castello, nel cuore di Torino. «Diteci cosa ci mettete dentro il vaccino» contro il Coronavirus, hanno urlato mentre nessuno di loro portava con sé la mascherina. I manifestanti si sono dati appuntamento tramite alcuni gruppi su Telegram, diversi di loro accompagnati anche dai bambini. Nel corso del pomeriggio, sono andate in scena due manifestazioni parallele: il Revolution Day e il World Wide Demo Torino 2021. I partecipanti hanno recitato gli stessi slogan: «Siamo qui per i diritti e per la libertà».
Oltre quaranta multe, ferito un agente
Poi sono scattate decine di sanzioni. In 24 sono stati multati perché senza mascherina e 20 perché arrivati da altri Comuni, violando le norme anti-Covid. Ad essere multata anche l’organizzazione degli eventi. Un uomo è stato anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale: il 36enne si è rifiutato di fornire i documenti agli agenti e ha fatto resistenza quando l’hanno afferrato per portarlo in questura. Nelle tensioni che ne sono scaturite, un agente è rimasto ferito a una mano ed è stato accompagnato in ospedale.
Per la Questura la manifestazione non è stata autorizzata
Marco Liccione, operaio di 31 anni con un recente passato in Fratelli d’Italia, ha preso il microfono per primo. Lui che durante il primo lockdown aveva già cercato di organizzare cortei di protesta. «Chi ha organizzato? Meglio tacere. Ma le autorizzazioni ci sono» ha detto secondo La Stampa Liccione, anche se le forze dell’ordine la pensano diversamente. La Questura nega di avere dato il permesso. Quando ad alcuni dei presenti è stato fatto notare che i contagi continuano ad aumentare e le terapie intensive sono sempre più affollate, la risposta dalla folla è stata che quelle sono «invenzioni mediatiche».
Nella folla anche due dipendenti in divisa di Fs (senza mascherina)
Ad animare la folla anche il giurista Ugo Mattei, professore di diritto privato nel capoluogo piemontese, che ha parlato di «giuste perplessità e critiche radicali alla gestione della pandemia». Identificate dalla Digos anche due dipendenti, in divisa, di Ferrovie dello Stato, in mezzo alla manifestazione: sono state invitate a indossare la mascherina. «Abbiamo finito di lavorare e siamo venute qui», hanno risposto.
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