Vaccini, solo il 15% degli over 80 ha ricevuto la doppia dose. La scadenza nazionale era fissata a fine marzo
La Fase 1 della campagna vaccinale doveva concludersi dopo il primo trimestre del 2021, e invece l’obiettivo è tutt’altro che all’orizzonte. Gli ultraottantenni che hanno ricevuto la doppia somministrazione del vaccino sono appena il 14,7%, e quelli che hanno ricevuto almeno la prima dose non sono nemmeno un terzo del totale, il 28,2%. L’Italia si trova così a fronteggiare la terza ondata dell’epidemia di Coronavirus senza aver messo al sicuro la fascia di popolazione più a rischio. L’unica nota positiva riguarda le Rsa dove, pur con una certa lentezza, si è arrivati all’89,1% delle coperture.
Inizialmente l’idea, annunciata dal ministro Roberto Speranza quando è cominciata la campagna, era quella di chiudere il capitolo over 80 entro fine febbraio. Poi, dopo i ritardi sulle forniture che hanno coinvolto Pfizer, la data era stata fissata inevitabilmente a un mese dopo. Man mano, però, l’orizzonte si è allontanato sempre di più: probabilmente non si riuscirà a coprire gli anziani prima di maggio, quando partirà la vaccinazione di massa.
Cartabellotta: «Parte delle dosi è andata a chi non ne aveva diritto»
Ma non è solo colpa dei ritardi generali. Secondo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, la motivazione sarebbe da ricercare anche nel fatto che parte delle dosi disponibili inizialmente per i sanitari sono andate ad altre persone. «Purtroppo all’inizio della campagna vaccinale, che indicava come priorità 1.404.000 operatori sanitari e sociosanitari, parte delle dosi allora disponibili sono finite a persone che non ne avevano diritto», ha detto al Corriere della Sera. «Mi riferisco a dipendenti amministrativi che, anche per l’età, non avrebbero dovuto avere la precedenza. Gli imbucati sono stati il 16%». Anche perché, specifica, all’epoca non si sapeva che ci sarebbero stati dei tagli nelle forniture da parte delle varie case farmaceutiche.
La situazione degli over 80 nelle varie Regioni
La media nazionale è del 14,7%, ma la situazione varia di regione in regione. A fare meglio è la Provincia autonoma di Bolzano, con il 38% degli over 80 vaccinati (che hanno ricevuto, cioè, la doppia dose). Subito dopo c’è la provincia autonoma di Trento (33,3%), la Basilicata (30,5%), la Campania (23,2%) e il Lazio (22,8%). A fare peggio di tutti è la Sardegna, ormai ex zona bianca, che ha vaccinato appena il 2,8% degli anziani. Male anche la Toscana (5,3%), la Calabria (7,6%) e la Puglia (9,01%). Sotto la media nazionale anche la Regione in assoluto più colpita dalla pandemia: in Lombardia sono stati vaccinati appena l’11,1% degli ultraottantenni.
Immagine di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
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