Coronavirus e musei chiusi, in alcune sale francesi si dona il sangue tra le opere d’arte – Le immagini
Non riuscendo ad accogliere i visitatori, in questo periodo in cui la pandemia da Coronavirus ha investito tutto il mondo, alcuni musei hanno pensato di riconvertire i propri spazi. È il caso, per esempio, del museo di Belle Arti di Digione, capitale della storica regione della Borgogna, in Francia, che ha ospitato una donazione di sangue. Chiuso dal 30 ottobre, è diventato il centro più attrattivo del Paese. Come riportato da Le Bien Public, i 100 slot disponibili per prendere un appuntamento, sono stati prenotati in 48 ore. «Organizzando questa raccolta in questo luogo eccezionale, ringraziamo i nostri donatori che si sono mobilitati durante la crisi», ha detto Marion Le Blond, direttrice della comunicazione del French Blood Establishment.
Thomas Charenton, vicedirettore dei musei di Digione, e tutti gli operatori coinvolti hanno trovato positivo il fatto che i pazienti potessero distrarsi, durante la donazione, guardando le opere d’arte sulle pareti, per qualche istante. «Abbiamo scoperto che è stata per tutti un’occasione poter dedicare gli spazi del museo a qualcosa di diverso dal loro scopo primario, la visita e la contemplazione delle opere», spiega Charenton. «È anche un’opportunità per incoraggiare i donatori che non lo conoscono, o che ne sanno poco, a tornare al museo, quando potremo riaprire».
March 20, 2021
Leggi anche:
- Dai vaccini al club franco-tedesco: perché Draghi e Giorgetti puntano all’asse con Parigi (nonostante Salvini)
- Covid, il premier francese Jean Castex si è vaccinato in diretta tv con AstraZeneca – Il video
- Scatta la fuga da Parigi prima del lockdown: stazioni e aeroporti presi d’assalto per le ultime partenze – Il video
- Coronavirus, il ministero della Salute francese: «Scoperta una nuova variante in Bretagna che sfugge ai tamponi» – Il documento
- Coronavirus, la Francia travolta dalla nuova ondata. Oltre 90 mila decessi e terapie intensive piene all’80%