Il Cashback ora apre anche alle tessere dei supermercati. Ecco le ultime novità
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Un nuovo tassello per il Cashback. Con l’ultimo aggiornamento dell’app IO, il meccanismo di rimborso sugli acquisti effettuati con pagamenti elettronici apre anche alle carte delle grandi catene di distribuzione e dei supermercati italiani, associate spesso a raccolte punti, sconti e iniziative promozionali per i propri clienti. Così facendo, viene meno la contrapposizione tra queste “carte fedeltà” e le carte elettroniche di pagamento degli istituti di credito-bancari, le uniche per cui inizialmente era attiva la possibilità di rimborso del 10% di quanto speso. Da oggi sarà possibile pagare anche con le carte di diverse catene, come la carta Fidaty oro dell’Esselunga, la carta Più Conad Card di Conad e la Supercard della Coop e, una volta inserite nella sezione “Portafoglio” dell’app, ricevere il rimborso del 10% per le spese effettuate.
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Una transazione su 2 ha un importo inferiore ai 25 euro
Al contempo, sono stati resi noti i dati relativi al programma Cashback. Il sottosegretario al Mef, Claudio Durigon (Lega), rispondendo a un’interrogazione in commissione Finanze alla Camera, ha reso noto che l’iniziativa «ha costituito un segnale positivo per i pagamenti digitali soprattutto per la percentuale della quota dei pagamenti elettronici sul numero totale di transazioni», sottolineando che «oggi, il 56,6% di tutte le transazioni del programma, ha un importo inferiore ai 25 euro e riguarda soprattutto i micro pagamenti interessati dall’utilizzo del contante».
Cashback, 7 milioni di utenti attivi. A febbraio transazioni per 4,1 miliardi di euro
Rispetto al periodo di dicembre, in cui il progetto era in una fase sperimentale, si è passati dai quasi 6 milioni di utenti attivi a più di 8,5 milioni adesioni, con 7 milioni di utenti attivi. Parallelamente si osserva «un costante aumento del numero degli strumenti di pagamento registrati, passati da 9,6 milioni in dicembre 2020 a più di 14 milioni nelle due settimane di marzo, con gli strumenti attivi passati dai 6,7 milioni di dicembre ai 9,7 di febbraio, con un incremento di media del 20% mese su mese, e un analogo trend di crescita a marzo». Ad aumentare, secondo quanto riferito da Durigon, sono soprattutto le transazioni cashless, mentre «le quote di transato sono passate dai 2,9 miliardi di dicembre 2020 ai 4,1 miliardi di febbraio 2021».
I numeri sui “furbetti” del cashback
Sussistono ancora «condotte anomale», portate avanti dai cosiddetti “furbetti del Cashback”. In tal senso Durigon ha spiegato che «incidono per lo 0,2% del totale. Il 2% delle transazioni si colloca tra 30 centesimi e 5 euro». Come contro-misura «è in atto una costante attività di monitoraggio da parte di PagoPa per individuare operazioni anomale e abusive e adottare i necessari interventi correttivi fino all’esclusione dal programma – ha detto infine Durigon -. Sono all’esame del ministero dell’Economia diverse soluzioni per prevenire eventuali condotte abusive».
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