Navalny, la moglie denuncia: «Lasciato senza farmaci e visite dei medici. È la vendetta di Putin»
In che condizioni si trova Alexei Navalny, il dissidente russo arrestato al suo rientro in Russia e poi condannato a scontare la pena di circa due anni e mezzo in un carcere da lui definito «campo di concentramento»? Le informazioni riportate da sua moglie e dai suoi avvocati non sono confortanti, tutt’altro. L’ultima a denunciare i presunti maltrattamenti subiti da Navalny all’interno della colonia penale Pokrovskaya IK-2 è stata Yulia Navalnya che in un post su Instagram racconta come sia stato privato di farmaci e sia stato impedito ai suoi medici di fargli visita. Il motivo? Per Yulia c’è una sola spiegazione: «Ciò che sta accadendo ora è una vendetta personale attraverso giustizia sommaria». Netta la risposta del Cremlino: di questi affari si occupa il Servizio Penitenziario Federale.
Gli avvocati di Navalny hanno lamentato un peggioramento della salute del loro assistito
Come riporta il New York Times, già ieri gli avvocati di Navalny avevano lamentato un peggioramento della salute del loro assistito, privato della possibilità di accedere a cure mediche non scadenti. I medicinali sarebbero per i dolori alla schiena «associati anche al fatto che non gli viene permesso di dormire normalmente svegliandolo di notte ogni ora», scrive Yulia Navalnya, specificando che questi problemi sono iniziati circa un mese fa, nel carcere di Matrosskaya Tishina a Mosca. Secondo l’avvocato di Navalny, Olga Mikhailova, che ha detto di temere per la vita del suo assistito, Navalny potrebbe soffrire dei postumi dell’avvelenamento avvenuto nell’agosto del 2020. Un malore che difficilmente si può curare con l’ibuprofene, l’unico rimedio che gli sarebbe stato offerto dai medici del carcere stando a quanto dichiara Mikhailova.
Ieri il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, aveva detto di non seguire le notizie sullo stato di salute di Navalny visto che questa è competenza della autorità penitenziaria. Ma per la moglie di Navalny, la decisione di privare suo marito dei medicinali e delle attenzioni del medico non è altro che una vendetta da parte del presidente russo, Vladimir Putin. «Putin ha detto che tutto il Paese legge i miei appelli indirizzati a lui. E quindi: esigo che mio marito, Alexei Navalny, che lui ha messo in prigione illegalmente, venga rilasciato immediatamente – continua il messaggio pubblicato dalla donna su Instagram -. L’ha fatto perché ha paura della competizione politica e vuole restare sul trono per il resto della sua vita. Ciò che sta accadendo ora è una vendetta personale attraverso giustizia sommaria». E ancora: «Io esigo di dare ad Alexei la possibilità di essere curato dai medici di cui si fida».
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