Coronavirus, AstraZeneca raccomandato in Germania solo per gli over 60. In Francia il numero di pazienti in terapia intensiva è lo stesso di un anno fa
FRANCIA
La situazione negli ospedali è la stessa della prima ondata
I numeri che arrivano dall Francia sono chiari: con i 569 nuovi ingressi in terapia intensiva registrati nelle ultime 24 ore, il numero di pazienti ricoverati in questo tipo di reparti è arrivato a quota 5 072. Negli altri reparti ospedalieri invece sono ricoverati 28. 510 pazienti. In 24 ore i nuovi casi di Coronavirus sono stati 30 702, i decessi 337. Numeri del genere non si toccavano dall’aprile 2020, nel pieno della prima ondata.
GERMANIA
Un nuovo stop per AstraZeneca
Nonostante il via libera dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), in Germania il Comitato permanente per la vaccinazione (Stiko) ha raccomandato il preparato di AstraZeneca solo per gli over 60 anni. La notizia è stata pubblicata dall’Augsburger Allgemeine. Nella bozza della raccomandazione, tuttavia, si legge che il vaccino di Oxford potrà essere somministrato anche a pazienti più giovani, a discrezione del medico curante. Sempre in Germania, il Land di Berlino ha deciso di interrompere le vaccinazioni con AstraZeneca per le donne sotto ai 60 anni.
La decisione è stata presa in via precauzionale in vista di un incontro dei rappresentanti di tutti e 16 gli Stati tedeschi e in attesa di ulteriori raccomandazioni da parte delle autorità nazionali. Negli ultimi giorni in Germania si sono registrate 31 segnalazioni di rari coaguli di sangue in persone che hanno ricevuto il vaccino di recente. Secondo l’Istituto Paul Ehrlich, con l’eccezione di due casi, le persone coinvolte sono tutte donne di età compresa tra i 20 e i 63 anni. Anche la città di Monaco ha deciso di seguire l’esempio di Berlino, sospendendo le somministrazioni per le persone di età inferiore ai 60 anni.
AUSTRIA
L’ostruzionismo di Kurz nei confronti della Commissione Ue
L’Austria a corto di vaccini anti-Coronavirus batte i pugni sul tavolo. Secondo quanto scrive il quotidiano Politico, il Cancelliere austriaco Sebastian Kurz avrebbe minacciato di bloccare i tentativi della Commissione europea di ottenere altre 100 milioni di dosi del vaccino Pfizer/BioNTech a meno che l’Austria non riceva una porzione più grande del totale. A differenza di altri Paesi, in un primo momento l’Austria aveva scelto di puntare di più sul vaccino di AstraZeneca, le cui consegne, come è noto, hanno subito diversi ritardi.
La nuova consegna di dosi del vaccino Pfizer era prevista per la fine dell’anno, ma l’azienda farmaceutica ha detto di poter consegnare almeno 10 milioni di dosi entro giugno. Sempre secondo Politico, il Governo austriaco nega di aver esercitato pressioni sulla Commissione per farsi consegnare più dosi, come invece hanno denunciato diversi ambasciatori europei. Nel frattempo, come riporta il Guardian, l’Austria ha avviato colloqui con la Russia per acquistare un milione di dosi del vaccino Sputnik V.
USA
La direttrice dei Cdc: «Ora ho paura per una quarta ondata»
Il presidente americano Joe Biden è tornato a chiedere a governatori e sindaci di ripristinare l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici, dopo che la direttrice dei Cdc, la dottoressa Rochelle Walensky, ha avvertito di una «imminente rovina» legata alla quarta ondata di contagi di Coronavirus che rischia di abbattersi sul Paese. Walensky ha supplicato gli americani con evidente emozione di «resistere ancora un po’», cercando di seguire i consigli sanitari come l’uso delle mascherine e il distanziamento sociale: «Ci sono tante ragioni per sperare – ha detto – Ma ora ho paura». Nonostante la campagna di vaccinazione Usa stia procedendo a ritmi elevati, il livello dei contagi settimanali, calcolati dal New York Times, sta tornando a registrare una ripresa tornando a quote simili a quelle dello scorso ottobre, quando era in corso la seconda ondata.
March 29, 2021
CANADA
Il Canada come la Francia ferma Astrazeneca per i più giovani
Il Canada è l’ultimo Paese a frenare l’uso del vaccino AstraZeneca, sospendendo l’uso per le persone con più di 55 anni. La decisione del Comitato nazionale sull’immunizzazione arriva dopo le preoccupazioni per i casi avvenuti soprattutto in Europa di rare forme di coaguli di sangue e trombosi, in particolare sui più giovani e in donne di mezza età. Pur non essendoci alcun caso simile in Canada, la direttrice del Comitato sull’immunizzazione (Naci) ha spiegato che saranno necessari ulteriori studi per sgombrare il campo da ogni dubbio sulla sicurezza del vaccino sviluppato a Oxford per i soggetti più giovani, così come ha deciso di fare la Francia. Le autorità sanitarie canadesi hanno chiesto ad AstraZeneca maggiori informazioni «nel contesto canadese».
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