In Veneto 1.633 nuovi casi e 28 vittime. Zaia: «Meglio un’ora in coda per il vaccino che una vita sottoterra»
Diminuisce il numero dei nuovi casi di Coronavirus in Veneto. Nell’arco delle ultime 24 ore nella Regione si sono registrati +1.633 nuovi casi (ieri 2.317) e 28 vittime (ieri 35). Sale così a quota 384.471 il numero dei casi totali segnalati in Veneto da inizio emergenza, mentre il totale dei decessi si attesta a quota 10.653. Il dato dei nuovi positivi arriva a fronte di 42.612 nuovi test elaborati (sia rapidi, sia molecolari), con un’incidenza del 3,83%. Il numero degli attualmente positivi è invece pari a 38.618 persone, di cui 2.242 ospedalizzate. Di queste, 1.994 sono ricoverate in area non critica (+2, ieri erano 1.942), mentre i ricoverati in terapia intensiva diminuiscono di 1 unità rispetto a ieri, per un totale di 298 persone attualmente ricoverate in area critica (ieri 299). Il numero dei pazienti dimessi e/o guariti nelle ultime 24 ore è invece pari a 18.119 persone.
Zaia: «Speriamo nella zona arancione»
In attesa del monitoraggio e delle valutazioni della Cabina di regia, intanto il spera nella zona arancione. I dati elaborati dalla Regione evidenziano un indice Rt a 1,12 e un’incidenza del 226,8, al di sotto della soglia critica dei 250 casi ogni 100.000 abitanti. Anche sul fronte della pressione ospedaliera i dati risultano timidamente incoraggianti. I ricoveri Covid in terapia intensiva si attestano al 29%, a fronte di una soglia di allarme del 30%, mentre le ospedalizzazioni in area non critica sono al 27%, con limite critico fissato al 40%. Tuttavia il presidente della Regione, Luca Zaia, invita alla prudenza: «se saranno confermate le nostre proiezioni noi auspichiamo un passaggio alla zona arancione, che sarebbe un bel segnale, ma è prudente attendere la valutazione di domani». Tuttavia, «se dopo Pasqua il Veneto dovesse passare in zona arancione – assicura Zaia – riapriranno non solo asili, scuole elementari e medie, ma anche le superiori con frequenza al 50% in presenza».
L’andamento della campagna vaccinale in Veneto
Zaia ha altresì reso noto che ieri sono state effettuate 37.276 vaccinazioni. «La macchina vaccinale funziona – ha aggiunto – anche se ci sono alcuni disguidi per le prenotazioni che stiamo cercando di risolvere al più presto. Meglio comunque un’ora in più in coda per il vaccino che una vita sottoterra». «Questa mattina 18 mila persone sono riuscite a prenotarsi attraverso il nuovo portale – ha sottolineato il governatore -. Se ci sono stati dei disguidi mi spiace, però va precisato che quattro-cinque Ulss non hanno aperto le prenotazioni perché avevano esaurito i vaccini». E a questo problema si è aggiunto anche quello della presa d’assalto dei centralini per le prenotazioni, che hanno creato disguidi ai cittadini veneti. Tutti problemi che, a detta del governatore, verranno via via sistemati anche grazie all’aiuto dei medici di base e delle farmacie. Intanto, nel fine settimana è previsto l’arrivo di 103 mila dosi di vaccini di AstraZeneca e di 38 mila di Moderna.
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