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Caos vaccinazioni a domicilio in Puglia, la denuncia dei medici generali: «Non abbiamo ricevuto dalle Asl le liste dei nominativi»

«Ogni mattina non andiamo in studio ma in trincea», dichiara Francesco Pazienza, segretario regionale del Sindacato medici italiani. «La gente ci chiama, ma non abbiamo i vaccini e non sappiamo come rispondere»

Il mese di aprile sarà decisivo per la campagna vaccinale italiana. L’obiettivo annunciato dal generale Figliuolo, e ribadito anche oggi in un’intervista al Corriere della Sera, è quello di raggiungere la soglia di 500 mila somministrazioni al giorno. Ma – nonostante la rassicurazione sulle consegne – le dosi continuano a scarseggiare. E i ritardi nella campagna vaccinale stanno lasciando indietro molte Regioni, come la Puglia, dove a denunciare la mancanza di vaccini anti Coronavirus è il segretario regionale del sindacato dei medici italiani Francesco Pazienza: «Mancano i vaccini, almeno questo è quello che ci viene detto».

Le vaccinazioni ai caregiver

Oggi, una donna ha dichiarato sulla sua pagina Facebook che la madre è morta dopo essere rimasta contagiata dal Coronavirus. Un mese fa, era però partita la richiesta per la vaccinazione a domicilio, ma dopo 4 settimane nessun medico si è presentata a casa. Dalla Regione assicurano però che le somministrazioni a domicilio agli over 80 e alle categorie più fragili sono in corso. A oggi la Puglia ha somministrato 638.976 dosi. E a Pasqua e Pasquetta le giornate saranno dedicate ai caregiver, genitori, tutori, affidatari e familiari di minori di 16 anni con disabilità grave.

Le somministrazioni a domicilio

Una decisione presa però troppo tardi, secondo Pazienza: «Non è possibile fare un annuncio simile con solo due giorni di anticipo». Il segretario lamenta poi altre gravi falle nella campagna vaccinale pugliese. «Avremmo dovuto ricevere l’elenco degli over 80 che hanno richiesto la vaccinazione a domicilio. Molti si sono prenotati attraverso i cup, ma le Asl non ci hanno mai fatto avere le liste con i nominativi». In Puglia, come nelle altre Regioni italiane, i problemi sono legati alla mancanza di dosi. Ad alcuni medici viene consegnato un flacone alla settimana. «Ci troviamo davanti a situazioni paradossali – aggiunge Pazienza – alla mattina non andiamo in studio, ma in trincea. La gente ci chiama, ma non abbiamo i vaccini e non sappiamo come rispondere».

Bellanova: «In Puglia la campagna vaccinale non sta decollando»

Intanto, anche la viceministra delle Infrastrutture, Teresa Bellanova, di origini pugliese, ha dichiarato su Facebook che la campagna vaccinale in Puglia sembra «non decollare come dovrebbe». In queste ore – dice – «sono subissata da messaggi di cittadini pugliesi che chiedono di far presto con la campagna vaccinale anti-covid. Ho letto in questi giorni autorevoli esponenti politici dire che non è utile ingenerare un derby tra Stato e Regioni. Questa affermazione mi trova d’accordo ma aggiungo: non possiamo nasconderci le criticità che ad oggi stanno emergendo. Vi sono regioni che vaccinano in modo spedito e programmato, altre meno». E aggiunge: «È evidente che qualcosa non sta funzionando, a partire dal tracciamento che pare oramai essere stato completamente abbandonato».

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