Scuola, da mercoledì in classe oltre 5 milioni di studenti: ecco le regole per le zone rosse e arancioni
A partire dal 7 aprile più di 5 milioni di studenti italiani seguiranno le lezioni in presenza a scuola. Nelle zone rosse si tornerà in aula fino alla prima media, mentre nelle zone arancioni il rientro riguarderà tutti gli alunni fino alla terza media. Nelle zone arancioni, inoltre, gli studenti delle superiori torneranno in aula almeno al 50%, fino a un massimo del 75%. In quelle rosse, invece, la didattica delle superiori si svolgerà esclusivamente a distanza. A prescindere dal colore della regione, potranno frequentare la scuola in presenza:
- gli alunni per l’uso dei laboratori
- gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali per i quali sia più opportuna la scuola in presenza
- altri alunni appartenenti alla stessa sezione o gruppo classe con i quali gli studenti con bisogni educativi speciali possano continuare a sperimentare l’adeguata relazione nel gruppo dei pari, ai fini di un’effettiva inclusione
Cosa dice l’ultimo decreto
Nelle zone rosse non ci sono margini di manovra per i governatori, ma l’ultimo decreto legge varato dal governo Draghi consente comunque di intervenire sulle lezioni in presenza in casi eccezionali. La stretta sarà possibile solo «in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica».
In nove Regioni si resta in Dad dalla seconda media in poi
A partire dal 7 aprile, quindi, saranno di fatto nove le Regioni in cui, dalla seconda media in poi, gli studenti dovranno restare in Dad:
- Calabria
- Campania
- Emilia-Romagna
- Friuli-Venezia Giulia
- Lombardia
- Piemonte
- Puglia
- Toscana
- Val d’Aosta
I casi di Puglia e Umbria
La Puglia, dal 7 al 30 aprile, ha deciso che scuole elementari, medie e superiori devono garantire la didattica online «a tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente di adottarla, in luogo dell’attività in presenza». Mentre l’Umbria, dal 7 all’11 aprile, ha deciso di limitare le lezioni in presenza alle scuole dell’infanzia, alle primarie e al primo anno delle medie su tutto il territorio regionale.
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