Nuova udienza per Zaki, gli avvocati chiedono la sostituzione dei giudici: «È in pessimo stato psicologico»
È finita poco fa l’udienza sul rinnovo della custodia cautelare per Patrick Zaki. Lo studente dell’università di Bologna si trova in carcere da più di un anno. Il 29enne è detenuto nel carcere egiziano di Tora con le accuse di propaganda sovversiva e istigazione al terrorismo. «È in uno stato psicologico pessimo, sta molto male», ha riferito il suo legale, Hoda Nasrallah all’Ansa, al termine dell’udienza di cui non si conosce ancora il verdetto. Nel frattempo, i legali di Patrick hanno chiesto di sostituire giudici che decidono sulla sua custodia cautelare e “domani o dopodomani” si saprà se questa richiesta sarà accettata.
«Come sempre le sensazioni nel giorno dell’udienza sono contrastati – ha dichiarato sempre all’ANSA Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia -. C’è la speranza che 14 mesi di detenzione possano bastare per giudicare Patrick innocente. C’è la sensazione di una imprevedibilità delle decisioni da parte della magistratura egiziana e c’è l’attesa, come sempre, di conoscere l’esito che come spesso accade non sarà contemporaneo alla fine dell’udienza. La speranza è sempre viva».
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