Facebook, perché un furto di dati del 2019 è tornato ad allarmare gli esperti. E cosa bisogna fare per proteggersi
I dati rubati da oltre 500 milioni di profili Facebook nel 2019, secondo alcuni esperti citati dalla Cnn e dal Guardian, possono essere ancora usati dagli hacker per compiere furti di identità o frodi. L’allarme è scattato dopo che i dati in questione sono stati pubblicati online. Secondo l’azienda di cyber intelligence Hudson Rock, gli utenti i cui account sono stati violati sono 533 milioni in 106 Paesi. Uno degli Stati maggiormente colpiti dal data breach è l’Italia, con 35,6 milioni di utenti interessati.
Quali informazioni sono state rubate
Tra le informazioni di cui i pirati informatici sono venuti in possesso ci sono password, generalità, spostamenti, indirizzi mail, relazioni personali e numeri di telefono. «Possono essere ancora sfruttati dai criminali», ha spiegato uno dei responsabili di Hudson Rock, Alon Gal, ad esempio per tentare di accedere agli account social delle vittime. «Si tratta di dati che oggi sono più facilmente e velocemente accessibili», ha aggiunto il ceo di SocialProofSDEcurity, Rachel Tobach.
Come verificare il proprio indirizzo e-mail
Facebook, attraverso il suo portavoce Andy Stone, ha detto che si tratta di dati vecchi e che le vulnerabilità che avevano portato all’hackeraggio sono state corrette da tempo. Tuttavia, gli esperti consigliano di verificare se il proprio indirizzo mail faccia parte oppure no della grande mole di dati trafugati nel tempo dagli hacker. Per farlo, andando anche indietro fino ai primi anni 2000, è possibile ricorrere al portale creato dal giornalista esperto in cyber security Troy Hunt: Have i been pwned. Basta inserire nella barra di ricerca il proprio indirizzo mail per sapere se l’indirizzo stesso sia mai stato interessato da un qualche tipo di violazione.
Come controllare le proprie password
Se l’indirizzo mail risulta essere stato violato in passato, è consigliabile come primo passo cambiare la propria password. A questo link è possibile controllare se qualcuna delle proprie vecchie password sia mai stata compromessa. E’ inoltre consigliabile utilizzare un password manager, come 1password, LastPass o Keeper. Il tipo di controllo che si può effettuare attualmente sulle email potrebbe a breve essere disponibile anche sui numeri di telefono. Hunt, infatti, ha fatto sapere che potrebbe presto caricare i numeri oggetto del leak del 2019 nel database.
April 3, 2021
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