Coronavirus, in Veneto 67 decessi nelle ultime 24 ore. Zaia sul caos AstraZeneca: «Rischiamo il tilt sulle vaccinazioni»
Raddoppiano i nuovi casi di Coronavirus in Veneto. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati +1.111 nuovi casi (ieri erano 507) individuati a fronte di 43.966 tamponi (ieri 9.888), con un tasso di incidenza del 2,53% (ieri al 5,13%). Il numero degli attualmente positivi nella regione si attesta a 35.537 persone, in diminuzione rispetto a ieri, quando erano 36.986. I decessi registrati nelle ultime 24 ore sono invece +67 (ieri 15), per un totale di 10.837 vittime Covid dall’inizio del monitoraggio della pandemia. Ancora in aumento la pressione ospedaliera. Il numero complessivo dei ricoverati è pari a 2.298 (+11, ieri erano 2.287), di cui 1.975 in area non critica (+8 rispetto a ieri, quando erano 1.972) e 323 nei reparti di terapia intensiva (+8 rispetto al giorno precedente, quando erano 315). Il numero di persone guarite e/o dimesse nella regione, nelle ultime 24 ore è aumentato di 18.602 unità.
Zaia: «Dati da zona gialla, ma pressione ospedaliera ancora troppo alta»
Il presidente della regione, Luca Zaia, commentando i dati ha ribadito che «l’infezione c’è, in ospedale si ricovera ancora, lo vediamo dalle terapie intensive». Tuttavia – prosegue – abbiamo dei dati da zona gialla con macro proiezioni di indice Rt a 0,96 e un’incidenza al 168,4». A detta di Zaia «il mese di aprile sarà comunque ancora tutto in trincea», da un lato per la cura dei ricoverati e dall’altro per la campagna vaccinale. Non è quindi possibile ancora dire che «sta andando tutto bene – aggiunge -. Per dirlo servono gli ospedali vuoti e non possiamo trascurare le scuole, dove si svilupperà qualche focolaio con le riaperture.
Zaia: «Attendiamo il parere dell’Ema su AstraZeneca ma rischiamo il tilt sulle vaccinazioni»
Quanto all’andamento della campagna vaccinale, Zaia spiega che nelle ultime 24 ore in Veneto sono stati inoculati 27.835 vaccini. Tuttavia, il verdetto dell’Ema su AstraZeneca atteso per oggi, 7 aprile, rischia di mandare in tilt il piano vaccinale. «Il rischio concreto – spiega il governatore – è che tutti gli under 65 non possano essere immunizzati con quel vaccino. Se si dovesse procedere secondo la cosiddetta “via tedesca“, somministrando AstraZeneca solo agli over 65, le persone andrebbero in confusione dopo aver detto che quei vaccini sarebbero andati alla popolazione più giovane».
«A quel punto – prosegue Zaia – avremmo uno spettro di cittadinanza che io non riuscirò a vaccinare con quel vaccino nato proprio per il target 16-65. Se AstraZeneca non è più indicato per un grande target di età, la campagna vaccinale rischia un rallentamento non da poco. Sotto i 65 c’è il rischio di utilizzare solo Moderna o Pfizer, che sono gli stessi che utilizziamo per anziani e fragili». «A questo punto – osserva Zaia – si aggiunge il problema dei richiami: se guardiamo i tedeschi il richiamo si fa con Pfizer o Moderna: questo significherebbe che quei due vaccini avranno anche il target di tutti i richiami di AstraZeneca. E a parità di forniture, riusciremmo solo a fare i richiami: questa sarebbe una tragedia».
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