Domani i nuovi colori: sette Regioni puntano alla zona arancione. Possono restare in rosso solo Campania e Valle d’Aosta
È atteso per domani, venerdì 9 aprile, il nuovo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità sull’evoluzione della pandemia di Coronavirus che ridefinirà le fasce di rischio per le diverse Regioni italiane, e di conseguenza i relativi colori. Fino alla fine del mese di aprile, il governo Draghi ha comunque sospeso la possibilità di passare in zona gialla con il Decreto legge del 13 marzo scorso, pertanto le Regioni potranno oscillare solo tra la fascia arancione e quella rossa. Stando ai dati attuali, a partire da martedì 13 aprile, su nove regioni attualmente rosse, sette potrebbero passare in fascia arancione. Si tratta del Piemonte, della Lombardia, dell’Emilia-Romagna, della Toscana, del Friuli Venezia Giulia, della Puglia e della Calabria. A restare in fascia rossa resterebbero dunque solo la Campania e la Valle d’Aosta.
Il pressing di Fontana e Cirio
Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha reso noto che chiederà il passaggio in zona arancione poiché, stando ai dati elaborati in Regione, «i numeri che invieremo alla Cabina di regia e che stiamo valutando sono in lento ma graduale miglioramento, e vanno in questa direzione». In Piemonte il governatore Alberto Cirio, illustrando i dati del pre-report settimanale, si è detto «fiducioso» che la regione «possa ritornare arancione già dalla prossima settimana». «Questi segni di miglioramento sono preziosi e vanno difesi con i nostri comportamenti», ha detto Cirio. In Emilia Romagna, Stefano Bonaccini ha dichiarato: «Non escludo che si possa essere arancioni dalla prossima settimana. I numeri sono confortanti in queste ultime settimane. Oggi l’indice Rt in regione è attorno allo 0,80. Vuol dire che chiusure e restrizioni stanno contando, come sempre sono le uniche che funzionano».
I parametri per il passaggio di fascia di rischio
Il passaggio in zona arancione per le regioni in questione potrebbe scattare soprattutto grazie al parametro dell’incidenza, inferiore alla soglia critica di 250 casi ogni 100.000 abitanti. Questo parametro, infatti, viene calcolato su base settimanale e può portare al cambiamento di fascia di rischio nell’arco di 7 giorni. Quanto all’indice Rt, ossia l’indice di trasmissibilità, se supera il valore 1 porta una Regione a finire in zona arancione, mentre se supera l’1,25 fa scattare la zona rossa. Quest’ultimo parametro, però, blinda la Regione in una determinata fascia per almeno due settimane, diversamente dal valore dell’incidenza che può portare la fascia a variare nell’arco di una sola settimana. Da tenere sempre in considerazione, comunque, i parametri sulle ospedalizzazioni e i 21 indicatori per il calcolo delle fasce di rischio.
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