Vaccini AstraZeneca, picco di rinunce in tutta Italia. Con la raccomandazione di Aifa, piano da rifare per 29 milioni di under 60
La confusa comunicazione da parte dell’Agenzia europea del farmaco ha aperto, piuttosto che chiudere, un nuovo caso sul vaccino AstraZeneca. I Paesi membri continuano cosi ad andare in ordine sparso con l’Italia che, in linea con quanto fatto in altre parti d’Europa, ha deciso di raccomandare l’uso del vaccino sviluppato da Oxford alla popolazione over 60. Una decisione che più che tranquillizzare ha portato a centinaia di rinunce in tutta Italia.
Ieri, la regione Lombardia ha aperto le vaccinazioni ai 70enni dopo che nella fascia 75-79 ci sono state meno adesioni del previsto. In Sicilia le disdette sono state del 70%. Sfiducia anche in Puglia dove una dose su due viene rifiutata. Va meglio in altre Regioni dove il piano vaccinale sembra tenere. Quello che preoccupa è pero la situazione nazionale e l’obiettivo fissato dal commissario Figliuolo di raggiungere le 500 mila somministrazioni al giorno entro fine aprile. Ieri, il numero di inoculazioni è stato di oltre 314 mila, dunque il raggiungimento dell’obiettivo sembra essere ancora molto lontano.
Va detto che quella di Aifa è una raccomandazione e non un divieto. E che alcuni under 60 potrebbero comunque ricevere il vaccino di AstraZeneca. Ma se la raccomandazione dovesse essere applicata in modo rigido, allora l’Italia potrebbe dover rivedere il suo piano vaccinale, visti anche i vari ritardi sulle consegne. Ciò significa che, se a ricevere AstraZeneca saranno gli italiani tra i 60 e i 79 anni, si stima che occorrerà rifare il piano vaccini per circa 29 milioni di under 60 (persone tra i 19 e i 59 anni).
A oggi, sono 2.477.707 le persone nella fascia dai 60 ai 79 anni ad aver ricevuto almeno una dose. Di queste, 496.120 hanno ricevuto anche la seconda somministrazione. In Italia sono circa 13.275.000 le persone che rientrano nella fascia d’età 60-79 anni che aspettano di essere vaccinate. Per farlo servirebbero dunque più di 26 milioni di dosi. Dosi che, secondo le previsioni diffuse dal piano vaccinale di Figliuolo, dovrebbero arrivare tutte nei prossimi sei mesi. C’è poi anche la questione della seconda dose. L’Italia ha deciso di continuare a vaccinare con AstraZeneca coloro che l’hanno già ricevuto anche durante la prima inoculazione. Strategia diversa invece in Francia, che per le seconde dosi opterà per un altro vaccino.
Leggi anche:
- I numeri in chiaro, Pregliasco: «Trend in miglioramento. AstraZeneca? Sciocco rinunciare, si rischia la vita» – Il video
- Correlazione, nesso, causalità: cosa ha detto davvero Ema su AstraZeneca
- A chi somministrare AstraZeneca? Decidono i medici. Anelli: «Il ministero della Salute sia più chiaro» – L’intervista
- Crisanti: «Allucinante come Ema si sia lavata le mani su AstraZeneca. Trombosi? C’è più rischio a prendere l’aereo»
- AstraZeneca e trombosi, lo scienziato Bucci: «Ci vorranno anni per dimostrare un nesso, ma quanti morti provoca lo scetticismo?» – L’intervista
- Prima dose con AstraZeneca e seconda con un vaccino diverso? Ecco perché forse non è una cattiva idea
- La circolare di Speranza: Astrazeneca sugli over 60 possibile «effetto protettivo da trombosi», seconda dose con lo stesso vaccino. Nessun segnale per Pfizer e Moderna
- Liste di riserva vaccino Covid: chi può accedere e come candidarsi?
- Come prenotare il vaccino contro il Covid? La mappa Regione per Regione