Covid, quasi 4 milioni di vaccinati. Le dosi somministrate sono oltre 13 milioni. Impennata del prezzo di Pfizer
Sembra sfumare per il momento l’ambizioso obiettivo di 500 mila vaccini al giorno entro aprile. Nella settimana che va dal 16 al 22 aprile si stima che le somministrazioni saranno circa 315 mila al giorno nei 2.200 hub attivi in Italia. Per dare una sferzata alla campagna vaccinale bisognerà aspettare la grossa consegna di dosi di preparati anti-Covid prevista tra il 15 e il 22 aprile: si parla di 4 milioni e 200 mila dosi. Di queste, 3 milioni dovrebbero essere marchiate Pfizer. Intanto a oggi il totale delle somministrazioni è arrivato 13.125.458 mentre le persone che hanno ricevuto anche la seconda dose sono 3.952.644.
Secondo il report aggiornato dal governo sul portale di riferimento della campagna vaccinale, sono 7.709.468 le donne che hanno ricevuto almeno una dose contro 5.415.990 uomini. Le dosi inoculate sono state distribuite finora alle categorie che hanno diritto a ricevere il vaccino in via prioritaria in questo modo:
- Operatori sanitari e sociosanitari: 3.148.606
- Personale non sanitario: 522.158
- Ospiti di strutture residenziali: 592.794
- Over 80: 4.607.325
- Forze armate: 243.878
- Personale scolastico: 1.113.099
Continua a gonfiarsi – non senza polemiche – anche la categoria “altro”, che include una serie di soggetti non annoverabili a nessuna delle precedenti cateogorie. Ha ricevuto 2.897.598 somministrazioni di preparato anti-Covid. Per quanto riguarda la fascia d’età, le persone che hanno un’età compresa tra gli 80 e gli 89 anni sono quelle che hanno ricevuto più dosi fino ad ora (4.197.949), seguiti dalle persone che hanno tra i 50 e i 59 anni (1.856.760).
Sul fronte dei marchi dei diversi vaccini anti-Covid, su 15.575.830 dosi consegnate negli hub regionali, le somministrazioni di Pfizer/BioNTech sono arrivate a quota 10.259.730, quelle di AstraZeneca sono a quota 3.995.700 dosi somministrate, e quelle di Moderna sono a quota 1.320.400. Intanto si registra una forte impennata del prezzo di Pfizer. Cifre decisamene più alte nei nuovi contratti che l’Ue sta negoziando con la casa farmaceutica per 1,8 miliardi di dosi nel 2022-2023: «Era a 12 euro, poi è aumentato a 15,5 – ha detto il premier bulgaro Borissov – ora per il 2022-2023 vengono firmati contratti a 19,5 euro». Quanto alle regioni che stanno procedendo in modo più spedito nella campagna vaccinale, ci sono sicuramente il Veneto, la Toscana e la Valle D’Aosta. Procedono invece a rilento Calabria e Basilicata.
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