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Euro 2020, il governo dice sì al 25% di pubblico: prima partita allo stadio Olimpico di Roma

13 Aprile 2021 - 18:53 Redazione
euro 2020
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L'esecutivo ha sciolto la riserva. Soddisfatto Gravina, presidente della Federcalcio: «L’Italia dimostra di avere coraggio»

Dopo giorni di attesa, il governo Draghi ha finalmente sciolto la riserva: Euro 2020, il campionato europeo di calcio in programma dall’11 giugno all’11 luglio 2021, si disputerà anche in Italia. Nonostante il Coronavirus. L’esecutivo ha infatti detto sì alla quota minima di pubblico dal vivo richiesta dall’Uefa e la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, lo ha comunicato ufficialmente al presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. L’Uefa attendeva una risposta entro lunedì prossimo. Oggi il governo si è impegnato formalmente ad assicurare la partecipazione di una quota di spettatori pari ad almeno il 25% della capienza dello Stadio Olimpico di Roma, sia in occasione della partita inaugurale del torneo, sia per le altre gare in programma nella Capitale.

Gravina (Figc): «L’Italia dimostra di avere coraggio»

Gravina si è detto soddisfatto: «L’Italia e Roma ci sono! L’ok da parte del governo alla presenza di pubblico nelle gare di Roma per Euro 2020 rappresenta una splendida notizia che trasmetteremo subito alla Uefa». Il messaggio che l’esecutivo manda al Paese, ha detto ancora Gravina, «è di grande fiducia e di straordinaria visione. L’Italia dimostra di avere coraggio, quell’Italia che lotta contro la pandemia e allo stesso tempo lavora per ripartire in sicurezza secondo un programma e un calendario chiari e definiti».

Vezzali, da parte del governo, ha dichiarato: «Quello di oggi è un risultato che non riguarda solo il calcio, ma tutto lo sport italiano. Non si tratta solo di riaprire uno stadio, ma è un momento simbolico, la luce in fondo al tunnel. L’auspicio è che l’11 giugno possa essere il momento culmine di un percorso di ripartenza di tutto il movimento sportivo». L’esecutivo «sta lavorando per far ripartire tutto lo sport, che è la sesta industria italiana. Palestre, piscine, centri sportivi e tutti i luoghi di sport sono motori propulsori per il benessere psicofisico degli italiani. Personalmente ho assicurato al capo dello Stato che farò di tutto per far ripartire lo sport e sostenerlo. Mi ha chiesto di essere come in pedana: ho assicurato che utilizzerò fioretto e scelta di tempo, per far vincere lo sport».

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