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Coronavirus, negli Usa sospeso il vaccino di Johnson & Johnson. La Fda: «Questione di giorni, problemi simili ad AstraZeneca»

13 Aprile 2021 - 19:35 Redazione
Appuntamenti annullati a Washington, mentre a New York i cittadini riceveranno il preparato di Pfizer. Le autorità sanitarie americane: «Sei casi di reazioni gravi avverse, tra cui un decesso e un ricovero in condizioni critiche»

USA

Le autorità sanitarie americane: «Un morto e una persona in condizioni critiche»

Le autorità sanitarie americane, illustrando in conferenza stampa i motivi dello stop precauzionale al vaccino di Johnson & Johnson, hanno detto che tra i sei casi di reazioni gravi avverse figurano anche un decesso e un ricovero in condizioni critiche. «La sospensione del vaccino sarà probabilmente una questione di giorni», hanno spiegato i rappresentanti della Fda e dei Cdc, «quello che vediamo è simile a quanto osservato con AstraZeneca».

Fauci: «Gli eventi sono meno di un caso su un milione»

L’immunologo Anthony Fauci ha voluto comunque sottolineare che i problemi dai vaccini Johnson & Johnson «sono un evento estremamente raro». Ce ne sono stati «6 su 6,85 milioni di dosi somministrate, il che vuole dire meno di uno su un milione».

Annullati gli appuntamenti a Washington, mentre a New York verrà somministrato Pfizer

Dopo che la Fda ha stoppato per precauzione il vaccino Johnson&Johnson, molti Stati americani si stanno adeguando. A New York tutti gli appuntamenti già programmati sono stati confermati, ma ai cittadini verrà somministrato il preparato di Pfizer. Mentre a Washington gli appuntamenti sono stati cancellati in attesa di essere riprogrammati.

La Fda chiede la sospensione del vaccino Johnson&Johnson

La Fda (Food and Drug Administration) e i Cdc (Centers for Disease Control) hanno richiesto la sospensione precauzionale del vaccino anti-Covid di Johnson&Johnson negli Stati Uniti, dopo la segnalazione di 6 casi di formazione di «coaguli di sangue» nelle due settimane successive alla somministrazione del preparato. Tutti i 6 casi di reazione rara avversa hanno riguardato donne di età compresa tra i 18 e i 48 anni, scrive il New York Times. Sinora, negli States, sono state somministrate circa 7 milioni di dosi del preparato di J&J. Nel frattempo, la Fda ha raccomandato di «mettere precauzionalmente in pausa tutte le somministrazioni del vaccino», annunciando una conferenza stampa per chiarire le ragioni dello stop.

OMS

EPA/ALEX PLAVEVSKI | Cina, Shanghai

Stop alla vendita di animali selvatici nei mercati: «Sono la fonte del 70% di malattie infettive nell’uomo»

Tra le teorie predilette dagli esperti per spiegare le origini della pandemia di Sars-CoV-2, c’è quella del passaggio del virus all’uomo attraverso gli animali selvatici. A tal proposito, l’Organizzazione mondiale della sanità ha chiesto di bloccare la vendita di mammiferi selvatici vivi nei mercati alimentari: l’obiettivo è quello di prevenire la diffusione delle malattie infettive. «Gli animali, in particolare quelli selvatici, sono la fonte di oltre il 70% di tutte le malattie infettive emergenti nell’uomo, molte delle quali sono causate da nuovi virus – si legge nella nota diramata dall’istituto con sede a Ginevra -. I mammiferi selvatici, in particolare, rappresentano un rischio per l’emergere di nuove malattie».

REGNO UNITO

EPA/NEIL HALL | Tornano i clienti dei pub all’aperto a Londra

Tutti gli over 50 britannici hanno ricevuto una dose di vaccino

Nel Regno Unito tutte le persone sopra i 50 anni hanno ricevuto almeno una dose del vaccino anti Covid. Nel giorno in cui hanno riaperto diverse attività all’aperto, tra cui i pub presi d’assalto sin dalla mattina di ieri 12 aprile, il governo festeggia il raggiungimento in anticipo dell’obiettivo di copertura sugli over 50, oltre che sui soggetti più a rischio, due giorni prima del previsto. «Abbiamo raggiunto una tappa estremamente significativa nel nostro programma di vaccinazione – ha detto il premier Boris Johnson – offrendo vaccini a tutti coloro che si trovano nei nove gruppi ad alto rischio». Si tratta di oltre 32 milioni di persone, su 66 milioni di abitanti, 7,2 milioni quelle che hanno ricevuto anche la seconda dose. Il piano vaccinale britannico prosegue ora con i richiami per gli adulti e le prime dosi per le altre fasce di età, puntando a coprire tutta la popolazione adulta entro luglio.

SLOVENIA

EPA/IGOR KUPLJENIK | Un’anziana in Slovenia riceve una dose del vaccino anti Covid

Abolite tutte le restrizioni al vaccino di Oxford

Il vaccino prodotto da AstraZeneca in Slovenia sarà somministrato a tutte le fasce di età. Le autorità sanitarie nazionali hanno eliminato ogni restrizione sul prodotto di Oxford, ad eccezione delle persone con malattie croniche. È l’unico caso nell’Unione europea, dopo che l’Ema nell’ultimo chiarimento sulla sicurezza del vaccino aveva delegato ai singoli Paesi la scelta su quali limitazioni imporre per la somministrazione. Finora in Slovenia, dove quasi il 15% della popolazione ha ricevuto la prima dose, il vaccino di AstraZeneca era stato fatto a persone tra i 60 e i 65, così come avviene in buona parte dei Paesi europei. Ultima a decidere di limitarlo agli over 60 è stata l’Irlanda, mentre in Italia il vaccino di Oxford viene somministrato sopra i 60 anni ma fino ai 79.

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