Recovery Plan, Draghi illustrerà il piano al Senato il 27 aprile. L’Ue: «Chi prima arriva, prima riceverà i fondi»
L’appuntamento è fissato per il 27 aprile. La conferenza dei capigruppo del Senato ha infatti calendarizzato per quel giorno le comunicazioni del premier Mario Draghi sul Recovery Plan, che verrà esaminato dal Consiglio dei ministri la prossima settimana. Prima, però, Draghi ha scelto di convocare i partiti per un confronto sul nuovo testo. Mentre la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, gestirà il coinvolgimento degli enti locali nella Conferenza unificata con Regioni, Comuni e Province, alla quale nel giro di tre giorni interverranno tutti i membri dell’esecutivo. Oggi è stato il turno del titolare della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che ha indicato come temi prioritari il rafforzamento delle infrastrutture energetiche, la de-carbonizzazione e l’incremento delle rinnovabili, lo sviluppo della mobilità sostenibile e il rinnovo del parco circolante dei mezzi pubblici. Si punta anche a trovare soluzioni per l’utilizzo dell’idrogeno, del biometano e per lo sviluppo di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti. Cingolani ha parlato anche di transizione burocratica, indicando nel cosiddetto modello Genova, che ha portato alla ricostruzione in tempi rapidi del Ponte Morandi, un esempio di «governance virtuosa».
Il 30% delle risorse necessarie per finanziare il Next Generation EU sarà raccolto sui mercati attraverso l’emissione di green bond
Ma di Recovery Plan si è discusso anche in Europa. Il commissario al Bilancio, Johannes Hahn, ha infatti spiegato che la logica per erogare i fondi sarà quella del «chi prima arriva, prima viene servito». Il commissario ha definito «molto realistico» prevedere che gli Stati membri che si vedranno approvare per primi i piani di ripresa e resilienza potranno ricevere «il pre-finanziamento del Next Generation Eu, pari al 13%» dell’ammontare allocato agli Stati, circa 45 miliardi di euro, nel corso del mese luglio, mentre la seconda tranche arriverebbe a settembre. I Paesi sono chiamati a presentare i loro piani entro fine aprile, poi toccherà alla Commissione europea e al Consiglio europeo valutarli. La presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, ha infine annunciato che il 30% delle risorse necessarie per finanziare il Next Generation Eu sarà raccolto sui mercati attraverso l’emissione di green bond. Per sostenere la ripresa economica in tutta l’Unione europea, sarà necessario raccogliere sul mercato circa 800 miliardi di euro da qui al 2026.
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