Le riaperture rischiano di slittare, oggi le regole del Cts e domani le date. Gli esperti frenano: l’ipotesi su ristoranti di sera da fine maggio
Sono attese per oggi le linee guida del Cts per le riaperture. Domani, invece, la Cabina di regia del Governo deciderà il cronoprogramma. Come anticipato dalla ministra Gelmini, le riaperture saranno distribuite tra la fine del mese di aprile e tutto maggio, rispetteranno criteri di gradualità e dipenderanno in modo ferreo dall’andamento dei dati epidemiologici e delle vaccinazioni anti Covid, secondo il piano del generale Figliuolo. A fare da apripista saranno le Regioni che presentano dati complessivamente più virtuosi, sia sul fronte epidemiologico, sia sul fronte vaccinale. E torneranno le zone gialle, dati permettendo, che consentiranno la riapertura di attività ed esercizi commerciali seguendo protocolli che saranno molto stringenti, in particolare per le attività al chiuso. In attesa che arrivi la bella stagione e permetta di poterne svolgere alcune anche all’aria aperta. Priorità a bar e ristoranti, poi al settore culturale e dello spettacolo e, infine, allo sport.
Bar e ristoranti
Bar e ristoranti potrebbero riaprire già dal 26 aprile, ma l’ipotesi del 1 maggio è, al momento, la più avvalorata. Per tutti vige l’obbligo di uso di mascherine e di mantenere un distanziamento di almeno 2 metri negli spazi interni e di 1 metro nei dehor, quando sarà consentito utilizzarli. Per i bar dovrebbe inizialmente restare la chiusura alle ore 18 e il divieto di vendita di bevande da asporto. Per i ristoranti sarà indispensabile la prenotazione, si raccomanderà di utilizzare menu elettronici o plastificati e pagamenti con carte di credito o debito. Per la prima metà di maggio le riaperture di bar e ristoranti saranno solo diurne, mentre dalla seconda metà del mese si passerà alle riaperture serali per cena, con la proroga del coprifuoco a mezzanotte.
Musei, concerti, cinema e teatri
La riapertura dei luoghi della cultura e dello spettacolo è strettamente correlata al ritorno in fascia gialla delle Regioni e province autonome. Il Ministero della Cultura starebbe pensando di fissare il tetto massimo di capienza per cinema e teatri e sale da concerto (seduti) al 50% con un massimo di 500 spettatori nei luoghi chiusi e 1.000 all’aperto, con distanziamento minimo di 1 metro e uso obbligatorio delle mascherine Ffp2. Per i musei le indicazioni prevedono la riapertura nei fine settimana, con obbligo di prenotazione della visita e la conferma di tutte le misure anti-contagio già previste per le riaperture nelle zone gialle. Resta l’incognita sulla necessità di dover presentare il tampone negativo per accedere a tutti gli eventi culturali, fortemente contestata dagli operatori dei settori.
Stadi, palestre e piscine
Le quattro partite degli Europei di calcio che si disputeranno all’Olimpico di Roma dall’11 giugno rappresenteranno forse uno degli stress test più importanti per la ripresa degli eventi, sportivi e no. La capienza massima è fissata al 10% (circa 8.000 spettatori) e sarà obbligatorio essere o vaccinati, o presentare un tampone negativo svolto nelle 48 ore precedenti al match. Obbligatorio, anche in questo caso, l’uso delle mascherine. Le palestre e le piscine saranno le ultime a riaprire. In entrambi i casi sarà obbligatoria la prenotazione, saranno consentite solo lezioni individuali e il mantenimento del distanziamento minimo interpersonale di almeno 2 metri. La ripartenza? In questo caso è prevista per la seconda metà di maggio, tuttalpiù a inizio giugno.
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