Il dott. Derek Knauss esamina 1.500 tamponi e svela il complotto della Covid19? Peccato che il dottore non esista
Un post Telegram del giornalista Cesare Sacchetti, noto per aver diffuso diverse fake news e teorie del complotto sulla Covid19, rilancia la narrativa del virus mai esistito e la tesi secondo cui, attraverso i test molecolari PCR (comunemente noti come tamponi), sarebbero stati riscontrati semplici virus influenzali. La fonte della notizia? Un tal dott. Derek Knauss e un gruppo di immunologi del Sud della California, che avrebbero esaminato 1.500 test risultati positivi al Sars-Cov-2. C’è un problema, il copia incolla.
La fonte della fantomatica notizia per il giornalista italiano è un articolo dell’11 aprile 2021 pubblicato dal sito Greatreject.org, il quale riporta le presunte dichiarazioni dell’altrettanto fantomatico Derek Knauss. Ecco, lo stesso testo veniva attribuito a inizio gennaio a un tale Dr. Andrew Wye. Indovinate? Stiamo parlando dello stesso inesistente personaggio, al centro di una bufala che circolava proprio a inizio 2021 e che abbiamo trattato noi di Open Fact-Checking. Di che cosa parlava? Sempre di questi 1.500 test positivi.
Per chi ha fretta
- Si tratta della stessa bufala circolata a inizio 2021.
- È stato cambiato l’autore, dall’inesistente Andrew Wye all’inesistente Derek Knauss.
- Le informazioni contenute nel testo diffuso online sono state scritte da qualcuno che non conosce i test PCR e le banche dati dei virus.
Analisi
Veniamo al testo pubblicato da Cesare Sacchetti, condiviso anche dal blog di Maurizio Blondet:
Il dottor Derek Knauss e il suo gruppo di immunologi che esercitano la professione nel Sud della California hanno esaminato 1500 test al tampone risultati positivi al Covid. I risultati delle analisi di laboratorio sono stati sconcertanti. Non un singolo test è risultato avere il Covid. Non c’era proprio traccia di questo virus. Gli scienziati hanno trovato solo virus influenzali di tipo A e B. Il dottor Knauss ha mandato i campioni all’università della California, all’università di Cornell e di Stanford. I risultati sono stati identici. Nessuna traccia del Covid. Solo influenza A e B. A quel punto, il dottor Knauss ha contattato il centro per il controllo della prevenzione e malattie USA (CDC) per chiedere dei campioni di Covid. Il CDC ha detto di non avere a disposizione questi campioni. Gli scienziati del dottor Knauss sono quindi arrivati alla conclusione che il “Covid è immaginario e fittizio”, ovvero che non esiste perchè nessuno è riuscito a portare prove incontrovertibili della sua esistenza. Hanno preso l’influenza, l’hanno chiamata “Covid” e hanno creato la più enorme truffa della storia. La massa ci ha creduto e ancora ci crede.
Ecco la prima parte del testo diffuso a inizio 2021 attribuito al fantomatico Dr. Andrew Wye:
Ho un dottorato in virologia e immunologia. Sono uno scienziato di laboratorio clinico e ho testato 1500 campioni Covid 19 positivi “presunti” raccolti qui nel sud della California. Quando il mio team di laboratorio e io abbiamo testato i postulati e l’osservazione di Koch con un SEM (microscopio elettronico a scansione), non abbiamo trovato alcun Covid in nessuno dei 1500 campioni. Quello che abbiamo scoperto è che tutti i 1.500 campioni erano principalmente influenza A e alcuni influenza B, ma non un singolo caso di Covid, e non abbiamo usato il B.S. Test PCR. Abbiamo quindi inviato il resto dei campioni a Stanford, Cornell e alcuni dei laboratori UC e hanno trovato gli stessi risultati come noi, NESSUN COVID. Hanno trovato l’influenza A e B. Poi abbiamo parlato tutti con il CDC e abbiamo chiesto loro campioni COVID validi, che il CDC ha detto di non poter fornire perché non avevano campioni. Siamo ora giunti alla conclusione definitiva attraverso tutta la nostra ricerca e il lavoro di laboratorio che COVID 19 era immaginario e fittizio.
La struttura è la stessa: 1.500 tamponi raccolti nel Sud della California, l’utilizzo del microscopio elettronico a scansione (SEM), i campioni inviati a Stanford e Cornell, il CDC che non può fornire i campioni non avendoli. Insomma, non ci vuole molto a comprendere che si tratta della stessa identica narrativa riproposta utilizzando un altro autore, da Wye a Knauss e prima ancora da un vero professore che dovette smentire il testo a lui attribuito: Robert Oswald.
Tra le altre cose, le informazioni fornite dal fantomatico esperto Wye o Knauss non corrispondono alla realtà scientifica. In sostanza, si sostiene di aver effettuato dei test su 1.500 tamponi con il microscopio elettronico a scansione (SEM), ma questo non risulta affatto efficace per questo genere di analisi, mentre si preferirebbe un altro strumento: il transmission electron microscopy (TEM). Comunque sia, l’unico metodo certo da utilizzare è quello del test molecolare PCR. Ah, a proposito: non risulta possibile aver analizzato 1.500 test essendo i campioni completamente distrutti dallo stessi test molecolare PCR.
Il CDC non fornisce i campioni di Sars-Cov-2? In realtà i dati sono pubblici, basta andare nel sito CDC.gov per ottenerli, così come nel sito Beiresources.org. Insomma, chi ha scritto quel testo per poi attribuirlo a personaggi inventati, o sfruttando il nome altrui, non sapeva nemmeno di cosa stesse parlando. No, non ci accontentiamo. Nel testo diffuso in inglese, pubblicato anche dalla fonte di Sacchetti, c’è un altro elemento da tenere in considerazione:
The four research papers describing the genome extracts of the Covid-19 virus never managed to isolate and purify the samples. All four papers describe only small pieces of RNA that are only 37 to 40 base pairs long. That is NOT a VIRUS. A viral genome normally has 30,000 to 40,000 base pairs.
Non è assolutamente vero che siano state riscontrate così poche parti del virus, al contrario! Così come non è assolutamente vero che non sia mai stato scoperto il virus, basti pensare alle pubblicazioni di inizio 2020 su Nature. Per i più curiosi, ecco una foto del virus pubblicata su Science:
Conclusioni
«Dannato copia incolla!» potrebbe essere l’esclamazione dei complottisti di fronte a questo articolo.
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