Letta all’assemblea del Pd: «Costruire un nuovo centrosinistra che dialoghi con il M5s». Pressing sul governo per la cittadinanza a Zaki
Dare il prima possibile la cittadinanza italiana a Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna incarcerato al suo ritorno in Egitto dalle autorità del Cairo: questa la richiesta del segretario del Pd Enrico Letta che ha chiesto al governo di dare seguito al voto parlamentare che impegna l’esecutivo in tal senso. Un pressing che arriva, nel corso dell’assemblea online del Pd, all’indomani delle parole del premier Mario Draghi che, in conferenza stampa, rispondendo a una domanda di un giornalista e riferendosi proprio alla mozione pro-Zaki, ha detto: «È un’iniziativa parlamentare, il governo non è coinvolto al momento». «Si tratta di un brutto segnale», ha commentato subito Riccardo Nuory, portavoce di Amnesty. «Il governo in aula al Senato si è impegnato, con tutte le riserve del caso, ma si è impegnato a concedere la cittadinanza. Se ora si tira indietro dopo due giorni è un brutto segnale francamente», ha aggiunto.
«Costruire un nuovo centrosinistra che dialoghi con il M5s»
Ma Letta non ha affrontato solo il caso Zaki. Dopo aver espresso apprezzamento per le riaperture decise da Draghi, ha ribadito dinanzi all’assemblea del Pd che adesso l’obiettivo del partito resta quello di «costruire un nuovo centrosinistra che dialoghi anche con il M5s». «Le alleanze le costruiremo – ha dichiarato – sapendo che le amministrative saranno un primo test di passaggio su questo tema. L’obiettivo è arrivare alle Politiche nel marzo 2023 con un nuovo centrosinistra guidato da noi e costruito intorno a noi, che dialoga con il M5s».
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