Salvini: «Il rinvio a giudizio? Pericoloso, la sinistra usa i tribunali per fare politica. In estate stop agli sbarchi»
«Il rinvio a giudizio non mi toglie il sonno ma è frustrante e molto pericoloso perché crea un precedente. Si usa il tribunale per fare politica. Il disegno Palamara («Salvini è innocente ma va fermato») sta prendendo forma. È evidente che la sinistra vuole vincere in tribunale le elezioni che perde nelle urne. In nessun Paese al mondo si mandano a processo gli avversari politici». A parlare è il leader della Lega Matteo Salvini, in un’intervista al Corriere, all’indomani del rinvio a giudizio disposto dal gup di Palermo per il caso Open Arms. Il processo comincerà il 15 settembre. L’accusa è di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio: l’allora ministro dell’Interno, infatti, avrebbe impedito lo sbarco a Lampedusa, nell’agosto del 2019, di 147 migranti soccorsi in mare che si trovavano a bordo della nave della ong Open Arms. Per giorni i migranti rimasero davanti alle coste dell’isola, in attesa del via libera del governo (che non arrivò). A mettere fine al loro viaggio ci pensò la Procura di Agrigento che ne ordinò lo sbarco immediato.
«Non ci sono reati, ho difeso l’Italia»
«Qui non ci sono reati, c’è un atto politico preso da un intero governo. Contrastare gli scafisti e difendere i confini non sono reati. Ho difeso gli interessi del mio Paese o il mio interesse personale?», commenta Salvini. Se dovessero ravvisarsi reati, continua, andrebbero «addebitati a tutti quelli che hanno contribuito ad adottare una certa strategia», quindi al governo Conte I. Lui e la sua avvocata, infatti, si sono sempre difesi sostenendo che la decisione del senatore fu presa dall’intero esecutivo e che alla Open Arms sarebbe stata offerta la possibilità di attraccare a Malta o in Spagna. Open Arms avrebbe rifiutato dirigendosi, invece, verso l’Italia.
«Stop agli sbarchi in estate, l’ho già detto a Draghi»
«Quest’anno gli sbarchi sono triplicati», tuona Salvini, criticando la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e tornando a parlare di uno dei temi a lui più cari. «Mentre nei tre episodi (Open Arms ma anche Diciotti e Gregoretti, ndr) che mi sono stati contestati – continua Salvini – non è mai morto nessuno, con lei ci sono stati morti, incendi e naufragi. Quest’estate quando spero tutto sarà superato, non saranno più tollerati gli sbarchi di clandestini sulle nostre coste. L’ho già detto a Draghi».
Il nodo riaperture e l’attacco a Speranza
Al momento le priorità restano altre. Prima di tutto «l’estensione delle riaperture dei locali anche al chiuso e l’eliminazione del coprifuoco alle 22 entro la metà di maggio». Spiega Salvini: «Bisogna tornare alla normalità con buona pace di alcuni sciagurati del Pd come l’ex ministro Boccia». Dure le critiche nei confronti del ministro della Salute Roberto Speranza: «Da chi riveste il suo incarico mi aspetto scelte scientifiche, tecniche ed oggettive. Non valutazioni politiche».
Infine il leader della Lega prende le distanze persino dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni (che vorrebbe sfiduciare Speranza): «Io sto dentro il governo e cerco di incidere, altri preferiscono stare fuori a protestare e manifestare». Dunque, non voterà la mozione di sfiducia: «Rafforzano chi le subisce. Invito le altre forze di centro-destra a chiedere, d’intesa con Renzi, la commissione d’inchiesta sulla pandemia che ci aiuterà a far luce sulle responsabilità, comprese quelle di Speranza. Su questa i numeri ci sono».
Foto in copertina: ANSA/IGOR PETYX
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