Decreto Covid, Regioni in rivolta. Salvini: «Il coprifuoco non ha senso». Zaia: «Il governo ci ripensi. E la scuola torni al 60%»
Non si spengono le polemiche sul coprifuoco. Massimiliano Fedriga, in prima fila per uno slittamento dell’orario dalle 22 alle 23, torna sull’argomento e rincara la dose. E spiega che come Conferenza delle Regioni «avevamo proposto lo spostamento del coprifuoco alle 23 consentendo di andare a cena al ristorante. Le nostre sono state proposte condivise da destra a sinistra, da nord a sud. In mezzo alla pandemia abbiamo superato le divisioni partitiche», ha detto nel corso di un’intervista a Radio Kiss Kiss. Facendo intendere un cambio di passo improvviso dell’esecutivo, nonostante ci fosse un accordo iniziale. Durante il Cdm tesissimo di ieri, 21 aprile, il premier Mario Draghi è stato irremovibile, e ha mantenuto l’orario alle 22. «Un’ora in più non innalzerebbe il rischio pandemico», ha aggiunto il governatore che, anche per questo, ha annunciato la convocazione per oggi alle 15 di una seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni.
La scuola e il nodo dei bus
Altro tema caldo è la scuola. «L’aver cambiato in Consiglio dei ministri un accordo siglato dalla Conferenza delle Regioni con i Comuni tramite Anci e con le provincie tramite Upi» sulla presenza di studenti a scuola è «un precedente molto grave» che ha «incrinato la reale collaborazione tra Stato e Regioni». Il governatore e presidente della Conferenza sostiene che gli accordi si possono cambiare ma «riconvocando chi quegli accordi li ha presi». Fedriga ha poi spiegato che per rispettare una presenza a scuola di «un range da 60 al 100 per cento servirebbero dai 15mila ai 20 mila autobus in più», dunque non si tratta di una «scelta politica ma di limiti fisici», un fatto che «prescinde dalla sensibilità politica».
L’ira di Salvini
Duro anche il commento del capo della Lega Matteo Salvini che già ieri in serata aveva dichiarato che si sarebbe astenuto dal voto sul nuovo decreto Covid. E che oggi torna a ribadire il concetto. Sulla scuola, ha dichiarato: «Il Decreto purtroppo ha avuto solo una modifica, quella che ha aumentato dal 60 al 70% la presenza in classe obbligatoria degli studenti. Il governo ha disatteso l’accordo raggiunto con gli enti locali, mettendo in difficoltà presidi, sindaci e studenti: migliaia di studenti ammassati sui mezzi pubblici non sono un problema e non corrono rischi, mentre due persone in palestra o al bar rappresentano un problema. Perché?», ha detto.
Per il leader leghista, «tutte le Regioni, Comuni e categorie ritengono che rinnovare il coprifuoco alle 22 fino a luglio non abbia senso scientifico e sia devastante. Se l’ambasciata americana dice di non venire in Italia perché c’è il coprifuoco e il rischio terrorismo, è devastante. Il rinnovo del coprifuoco non ha alcun senso». «Se i dati continuano a migliorare, perché continuare a chiudere, vietare, perseguire e multare? Io penso che bisogna dare fiducia agli italiani e restituire a loro quella dimostrata per oltre un anno».
Zaia: «Rivedere le decisioni su scuola e coprifuoco»
Sul piede di guerra anche il governatore del Veneto Luca Zaia: «E’ fondamentale guardare in faccia la realtà», ha detto. «Spero vivamente che il Presidente del Consiglio prenda in mano questo dossier e che si trovi assolutamente un modo per arrivare ad una revisione. Il tagliando è quello del buon senso , tutti possono cambiare idea». E ancora: «Qualche perplessità ce l’abbiamo – sottolinea – La nostra è stata un’istanza di riapertura, condivisa da tutte le Regioni italiane, ma anche dai Comuni che sono tutti in linea con il fatto che ci vuole una ratio per leggere un decreto. Tutto deve avere un senso». E per Zaia il coprifuoco alle 22 non lo ha. Critico anche sulla ripresa scolastica per la quale è prevista la presenza al 70%. «Ci sono – dice – tutti presupposti per affrontare questi temi che, ribadisco, non di basano sul colore politico. E’ stata data prevista la presenza al 70% quando noi chiedevamo il 60%».
Michele Emiliano: «Coprifuoco alle 22 non ha senso»
In linea con gli altri governatori anche Michele Emiliano avrebbe «sicuramente allungato di un’ora adesso e man mano che le temperature salgono avrei portato sino a mezzanotte» il coprifuoco. Per il presidente della Puglia il coprifuoco alle 22, a luglio, «è una cosa senza senso che rischia di distruggere il nostro turismo».
Ministra Bonetti: «Il governo agisce su base dati scientifici»
«Il coprifuoco è uno dei punti sui quali abbiamo dibattuto per ampliare il più possibile le attività che potessero riaprire. In questa prima fase si è ritenuto di mantenerlo alle 22 ma questo governo sta agendo sulla base di dati scientifici e di un continuo monitoraggio», ha spiegato la ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità Elena Bonetti. «Ci sarà una valutazione dell’impatto di queste importanti riaperture e sulla base dei dati potremmo valutare, anche anticipatamente rispetto alla fine di luglio, questa o altre misure potendole modificare. Più aumentiamo il numero di vaccinati prima potremo allentare le misure».
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