Coronavirus, la variante indiana si allarga in Europa: due nuovi casi in Grecia. In India mai così tanti contagi e morti
GRECIA
Due nuovi casi di variante indiana, nessuno in condizioni critiche
Un caso a Patrasso, lo scorso venerdì, e uno oggi, domenica 25 aprile, ad Atene: la variante indiana è entrata in Grecia. Dimitris Thanos, capo dell’istituto di ricerca biomedica della capitale ellenica, ha raccontato alla Cnn.gr le condizioni di salute nelle quali versano i due pazienti. L’uomo di Patrasso è in via di guarigione ma, nel suo caso, preoccupa il fatto che non si sia riusciti a risalire alla catena di trasmissione, non avendo avuto il paziente nessun contatto che spieghi il contagio con la variante indiana. Ad Atene, invece, la persona positiva alla variante è una cittadina straniera di 33 anni. È stata a Dubai a inizio aprile, ma era risultata negativa al tampone molecolare fatto al rientro. La 33enne, per il momento, ha sviluppato soltanto una lieve sintomatologia.
INDIA
La nuova ondata in India potrebbe essere più grande di quanto rivelato dal governo
La nuova ondata di contagi di Coronavirus in India segna un nuovo drammatico picco, dopo che ieri 24 aprile sono stati registrati 349.691 nuovi casi. Alto anche il conteggio dei morti, che nelle ultime 24 ore sono stati 2.767, per un totale dall’inizio della pandemia di 192.311, secondo quanto riporta Reuters. Numeri che per quanto alti, rischiano di sottostimare la reale entità dell’ondata in corso nel Paese. Secondo il dott. Maas Gumta, segretario generale dell’Associazione dei medici nel Bengala occidentale: «Le cifre sulle infezioni da Covid che il governo sta rilasciando sono in realtà una sottostima. Un’enorme parte della popolazione sospetta di essere positiva sta evitando i test. Il numero delle vittime è da due a tre volte superiore a quanto riportato dal governo – ha detto al Guardian il dott. Gumta – E il numero di infezioni potrebbe essere fino a cinque volte superiore a quanto riportato dalle autorità».
IRAQ
Incendio devastante in un ospedale di Bagdad
Sono almeno 23 le persone morte in un incendio scoppiato nella notte nell’ospedale Ibn al-Khatib di Bagdad, dopo un’esplosione che ha coinvolto in particolare il reparto di terapia intensiva che curava pazienti Covid. Secondo l’agenzia Afp l’esplosione è stata causata da una: «violazione della sicurezza nel deposito delle bombole di ossigeno». Nei video diffusi sui social si vedono i vigili del fuoco impegnati a domare le fiamme, mentre una folla di pazienti e parenti cercava di scappare dall’ospedale. Gli operatori della Protezione civile irachena l’esplosione è stata così devastante soprattutto perché: «L’ospedale non disponeva di un impianto antincendio e i controsoffitti hanno permesso alle fiamme di propagarsi negli ambienti in cui c’erano prodotti altamente infiammabili».
April 24, 2021
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