I Dogecoin e l’antico potere dei meme. Guida alla criptovaluta preferita da Elon Musk
«Colui che controlla i meme controlla l’universo». Nella sua prima apparizione su Clubhouse, l’imprenditore americano Elon Musk ha deciso di aggiungere questa frase al lungo elenco di aneddoti e citazioni che potranno consultare i suoi biografi. Meme è un termine che viene utilizzato per indicare qualcosa che si ripete uguale a se stesso. Me-me. Due sillabe identiche che si riferiscono a elementi in grado di replicarsi migliaia di volte senza perdere la loro natura. Quando internet girava a 56 K, i meme erano un modo di distinguersi e riconoscersi diffuso tra le prime comunità nate sul web. Poi sono diventati un fenomeno di massa. Ora sono una tendenza in grado di intaccare la finanza mondiale.
Fra i milioni di meme nati in questi anni, uno è diventato anche una criptovaluta. Nel 2013 era popolare un meme conosciuto come Doge. È la foto di un cane Shiba Inu, razza giapponese che sviluppa un pelo folto e ocra con tratti del muso parecchio dolci. Attorno a questa foto venivano di solito riportate scritte in carattere Comic Sans, il più odiato dai designer e il più amato dai boomer. Queste scritte ricostruivano un monologo interiore che di volta in volta si poteva adattare a diversi contesti. La sua popolarità è diventata talmente vasta che il volto di questo cane è diventato il simbolo dei Dogecoin.
Come nascono i Dogecoin
Le origini dei Bitcoin, la ciptovaluta per eccellenza, si perdono del mito. Nessuno ha mai stabilito una connessione certa con quel Satoshi Nakamoto che ha firmato il primo documento in cui è rintracciabile questa tecnologia. E nessuno sa chi sono i primi a essersi garantiti grandi quantità di questa valuta quando a fatica ci si poteva comprare una pizza. Con i Dogecoin la storia è più tracciabile. Vennero creati da due programmatori: Billy Markus e Jackson Palmer. Entrambi lavoravano per importanti aziende di software: Markus all’Ibm e Palmer ad Adobe.
Il 6 dicembre del 2013 decisero di lanciare Dogecoin.com, un portale che spiegava la natura del loro nuovo progetto: creare una criptovaluta che fosse più semplice da usare rispetto al Bitcoin. Il meccanismo di verifica del valore era però lo stesso: tutti gli scambi venivano comunque certificati dagli utenti attraverso un sistema simile a quello della blockchain. Nei primi 30 giorni il sito registrò oltre un milione di utenti. Come immagine per rappresentarla venne scelto il meme più diffuso in quel momento: Doge. Come simbolo invece una semplice Ð.
Il valore dei Dogecoin
Al momento del lancio un singolo Dogecoin valeva esattamante 0,00026 dollari americani. Ora tutta quella selva di zeri è stata ampiamente scalata. Ad oggi (26 aprile) un Dogecoin viene scambiato con 0,264 dollari americani. Per acquistarli e soprattutto per utilizzarli il sistema è lo stesso di qualsiasi altra criptovaluta. Si apre un portafoglio virtuale, si acquista con la propria valuta una quantità di Dogecoin da una delle tante piattaforme che si occupano di exchange e poi si possono comprare beni o servizi sui portali che li accettano come metodi di pagamento.
I Dogecoin si basano su un protocollo proof-of-work e come altre criptovalute possono essere create attraverso il mining. Investendo in una serie di schede grafiche ben performanti e un pc dedicato è possibile quindi minare Dogecoin e gudagnare direttamente dalla loro rendita. Al momento però non sono la criptovaluta più efficiente da minare. Se avete qualche soldo da investire e una buona offerta sulla corrente elettrica meglio concentrarsi su Ethereum.
La passione di Elon Musk per i Dogecoin
April 25, 2021
L’anno dei Dogecoin è il 2021. Negli ultimi cinque mesi il loro valore è aumentato del 7.000 %. E tutto a partire da gennaio, quando sono stati travolti dallo sciame di piccoli investitori che sono diventati protagonisti dell’operazione GameStop. Una volta tornato all’attenzione della stampa grazie ai forum di Reddit, Dogecoin ha fatto un nuovo salto di qualità con i tweet di Elon Musk. Memorabile il meme in cui un Musk-Rafiki solleva al cielo un Doge-Simba. Il rischio bolla, ovviamente, è dietro l’angolo ma intanto i Dogecoin sono sempre più sdoganati. Al momento si possono usare anche per acquistare i biglietti dell’Nba.
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