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Libertà vigilata per i nove terroristi «rossi» arrestati in Francia, in attesa dell’estradizione

29 Aprile 2021 - 17:44 Redazione
Oggi si sono costituiti Bergamin e Ventura, resta latitante solo l'ex brigatista Di Marzio. Ieri l'arresto di altre sette persone coinvolte in fatti di sangue durante gli Anni di Piombo

I nove terroristi italiani di sinistra fuggiti in Francia durante gli Anni Piombo e arrestati tra ieri e oggi attenderanno tutti in regime di libertà vigilata l’udienza che dovrà esaminare la richiesta di estradizione. Per ognuno di loro i giudici francesi hanno stabilito diversi gradi di libertà vigilata, che vanno dall’obbligo di firma all’obbligo di essere presenti in casa in certi orari. Tutto questo, appunto, in attesa dell’inizio delle udienze davanti alla Chambre de l’Instruction per l’estradizione nel nostro Paese.

Oggi anche Raffaele Ventura, uno dei ricercati nell’operazione Ombre Rosse, si è costituito oggi a Parigi. Poche ore prima si era consegnato alle autorità Luigi Bergamin. Delle dieci persone colpite da un mandato di cattura resta quindi latitante soltanto l’ex brigatista Maurizio Di Marzio, che partecipò nel 1982 al tentativo di sequestro del poliziotto Nicola Simone. Già ieri, infatti, erano stati arrestati altri sette terroristi: gli ex Br Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, l’ex di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani e l’ex dei Nuclei armati di contropotere territoriale Narciso Manenti.

Chi sono Bergamin e Ventura, arrestati oggi

Ventura è stato condannato insieme ad altre otto persone per l’omicidio del vice brigadiere Antonino Custra, avvenuto il 14 maggio del 1977 a Milano durante una manifestazione indetta dalla sinistra extraparlamentare. Bergamin, ex militante dei Proletari armati per il comunismo, deve scontare una pena di 16 anni e 11 mesi di reclusione come ideatore dell’omicidio del maresciallo Antonio Santoro, capo degli agenti di polizia penitenziaria, ucciso a Udine il 6 giugno 1978 da Cesare Battisti. L’8 aprile per lui sarebbe scattata la prescrizione, ma i termini sono stati interrotti dal magistrato di sorveglianza milanese Gloria Gambitta su richiesta del pm Adriana Blasco, che ha dichiarato Bergamin «delinquente abituale».

Gi avvocati di Ventura: «Rifiutiamo l’estradizione»

Gli avvocati di Ventura hanno fatto sapere che il loro assistito è già stato rimesso in libertà vigilata. I legali Jean-Pierre Mignard e Pierre-Emmanuel Biard sottolineano che Ventura, 72 anni, di professione regista, «non è mai stato membro delle Br, ma del movimento di estrema sinistra Autonomia Operaia che non ha mai previsto la lotta armata né attentati contro le persone. Ha sempre negato i fatti che gli vengono imputati e di conseguenza rifiuta la sua estradizione».

Mentre Giovanni Ceola, legale di Bergamin, ha spiegato che il suo assistito non avrebbe cercato di sottrarsi all’arresto, ma che semplicemente «ieri mattina non era a casa». Bergamin, 73 anni, «si aspettava da tempo» di essere arrestato per espiare i 16 anni e 11 mesi di reclusione per concorso morale negli omicidi del maresciallo Santoro e dell’agente della Digos di Milano Andrea Campagna, avvenuti nel 1978 e nel 1979.

Foto di copertina: Ansa | Luigi Bergamin con Cesare Battisti, insieme all’avvocato milanese Giuseppe Pelazza

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