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«Si adegui al sistema, è inopportuno»: ecco la telefonata di fuoco tra Fedez e i vertici Rai – L’audio

01 Maggio 2021 - 23:34 Fabio Giuffrida
Dopo la smentita di Viale Mazzini, l'artista pubblica la conversazione con Ilaria Capitani e i suoi collaboratori: «Io dico quello che voglio sul palco. Nel mio testo non c'è turpiloquio, sono imbarazzato per voi»

Sale di tono la polemica tra Fedez e la Rai. Dopo aver attaccato in diretta la vicedirettrice di Rai 3 nel corso del Concertone del Primo Maggio, accusandola di aver provato a edulcorare il suo discorso, l’artista ha pubblicato la telefonata con alcuni collaboratori della tv di Stato. C’è anche uno stralcio della conversazione con la vicedirettrice di Rai 3, Ilaria Capitani. Stando a Fedez, la Rai avrebbe provato a “limare” il suo testo sul ddl Zan, versione smentita da Viale Mazzini. La Lega aveva già fatto sapere di non gradire.

La telefonata

«Le asserzioni che riporto nel mio testo sono consiglieri leghisti che dicono “se avessi un figlio gay, lo brucerei nel forno”», tuona Fedez. «Le sto chiedendo di adeguarsi a un sistema – si sente dell’altro capo del telefono – Tutte le citazioni che lei fa con nomi e cognomi non possono essere citate. Questo non è il contesto corretto». Fedez replica: «Chi lo stabilisce? Io dico quello che voglio sul palco. Nel mio testo non c’è turpiloquio, sono imbarazzo per voi». «Io ritengo inopportuno il contesto», gli dice a quel punto la vicedirettrice Capitani. «Ma io faccio quello che voglio visto che non c’è contesto di censura», sbotta lui che poi conclude: «Nel vostro futuro i diritti civili sono contemplati sì o no?».

L’ira della Lega

A non gradire il suo discorso – non solo sui lavoratori dello spettacolo ma anche sull’ostruzionismo della Lega al ddl Zan – era stato soprattutto il Carroccio che, nel pomeriggio, era addirittura intervenuto con una nota preventiva firmata dai parlamentari che siedono in commissione di Vigilanza Rai: «Se Fedez userà a fini personali il concerto del 1° maggio per fare politica, calpestando il senso della festa dei lavoratori, la Rai dovrà impugnare il contratto e lasciare che i sindacati si sobbarchino l’intero costo dell’evento».

La replica della Rai

La tv di Stato, alcune ore fa, tramite una nota, aveva smentito seccamente di aver operato una censura nei confronti di Fedez:

Rai 3 e la Rai sono da sempre aperte al dibattito e al confronto di opinioni, nel rispetto di ogni posizione politica e culturale. È fortemente scorretto e privo di fondamento sostenere che la Rai abbia chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al tradizionale Concertone del Primo Maggio, per il semplice motivo che è falso, si tratta di una cosa che non è mai avvenuta. Né la Rai né la direzione di Rai 3 hanno mai operato forme di censura preventiva nei confronti di alcun artista del concerto.

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