Luxuria risponde a Pio e Amedeo: «Se avessi riso, gli omofobi non avrebbero smesso di picchiarmi» – Il video
«Una volta una persona mi urlò “brutto froc*o” e io risposi “brutto a chi?”. In questo modo ho smussato l’arma del mio avversario. Si è ritrovato che non sapeva cosa dire […] Voi, tra l’altro, avete fatto delle battute su di me, avete detto che io “mi nascondo il salamino” e io ci ho riso sopra. L’ironia, però, in alcuni casi, non basta. Penso a Malika, cacciata di casa mentre la madre le augurava tutto il male possibile». A parlare è Vladimir Luxuria che risponde a tono a Pio e Amedeo, il duo comico che ieri sera, 30 aprile, si è lanciato in un monologo, in prima serata su Canale 5, contro il “politicamente corretto”, dicendo: «Vi chiamano neg*i o fro*i? Ridetegli in faccia e disarmateli». La rete è insorta.
Il bullismo a scuola
«Quando mi bullizzavano a scuola – prosegue Luxuria – quando mi facevano perdere la voglia di andarci, non ce la facevo affatto a ridere, soprattutto quando venivo picchiata. Non è che se mi mettevo a ridere, smettevano di picchiarmi. Purtroppo certe parole, accompagnate da azioni violente, non possono essere frenate dal “ridiamoci sopra”. Purtroppo non basta».
«A volte riderci su non basta»
E sul Gay Pride: «Bisogna chiedersi perché esiste il Gay Pride e non l’Etero Pride. Forse perché gli etero possono accedere al matrimonio mentre per i gay ci sono le unioni civili? Forse perché le coppie eterosessuali possono sperare di adottare mentre i gay no? Forse perché gli etero possono essere genitori e i gay no? Forse perché nessuno è mai andato in giro a picchiare qualcuno in quanto etero e, invece, due gay in certi contesti, prima di baciarsi tra di loro, devono guardarsi in giro per vedere se qualcuno ha intenzione di picchiarli?» Quindi «ironia sì, però, attenzione, in certi contesti di omofobia, non basta farsi una risata sopra», conclude Luxuria.
Foto e video: FACEBOOK | VLADIMIR LUXURIA
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