Caso Grillo, la Procura modifica un capo di imputazione. Confermata la violenza sessuale di gruppo
Riformulato un capo di imputazione nel caso giudiziario che riguarda Ciro Grillo e i suoi amici Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, indagati per stupro di gruppo ai danni di Silvia, una ragazza di 19 anni. I pm di Tempio Pausania hanno infatti modificato uno dei capi d’accusa e hanno depositato un secondo avviso di conclusione delle indagini, che comprende anche gli interrogatori dei quattro ragazzi, resi nelle scorse settimane su richiesta degli avvocati difensori. La notizia è stata data per prima dall’agenzia di stampa Adnkronos.
Le accuse di stupro di gruppo non sono state modificate, mentre è stato riformulato uno dei vecchi capi d’imputazione che riguarderebbe il secondo episodio, ovvero quello della fotografia fatta da tre degli indagati con i genitali appoggiati sul volto dell’amica di Silvia, addormentata sul divano. Questo episodio viene contestato solo a Lauria, Grillo e Capitta. Mentre Corsiglia, che ha preso le distanze dal comportamento dei suoi amici, non è coinvolto da questo capo d’accusa. Secondo il Corriere, la novità è che viene specificato chi ha fatto cosa.
Il deposito di un nuovo avviso di conclusione delle indagini si è reso necessario perché gli avvocati difensori avevano chiesto, tra le altre cose, una proroga per le indagini difensive e poi hanno chiesto e ottenuto gli interrogatori dei loro assistiti. A questo punto è previsto che la procura si prenderà qualche altra settimana di tempo per chiedere il rinvio a giudizio oppure un provvedimento di archiviazione. Nei giorni scorsi era emersa anche la notizia di una possibile accusa per revenge porn.
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