Rsa, entro la fine di maggio torneranno possibili le visite tra ricoverati e parenti. Sileri: «L’80% degli ospiti è stato vaccinato»
Non sembra lontano il via libera alle visite nelle Rsa da parte dei parenti dei ricoverati. Il via libera potrebbe essere inserito già nel prossimo decreto Aperture, così come hanno annunciato i sottosegretari alla Salute Pierpaolo Sileri e Andrea Costa. Dallo scorso 13 ottobre le strutture di tutta Italia sono chiuse al pubblico, più precisamente dall’entrata in vigore del Dpcm legato alla seconda ondata di contagi da Coronavirus. «L’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza – diceva il testo – è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione». Ora, per effetto della campagna vaccinale, le relazioni tra parenti e ricoverati potrebbero tornare alla quasi normalità, osservando naturalmente tutte le precauzioni del caso.
Le aperture
Il provvedimento potrebbe entrare già in vigore entro la fine di maggio: come sempre, il discrimine in questi casi è dato dall’andamento della curva epidemiologica. Se le visite dovessero riprendere, gli incontri potranno avvenire in presenza con il solo rispetto di precauzioni base come le mascherine e il distanziamento. In prima fila per il ripristino delle visite ai parenti c’è proprio Sileri «oggi nelle Rsa il 94,4% degli ospiti ha ricevuto la prima dose di vaccino e l’80% la seconda dose, compreso il personale», per cui «con ingressi contingentati, una lista a rotazione e tamponi all’ingresso, non vedo perché non dovrebbero riaprire le visite ai parenti. Ho sollecitato più volte e l’ho detto anche a Rezza», ha detto. Anche Andrea Costa è dello stesso parere: «Stiamo lavorando a un emendamento che verrà inserito nel decreto Aperture che consentirà il ritorno delle visite dei parenti ai propri cari nelle Rsa».
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