M5s e Rousseau alla guerra del Blog: Conte prepara il ricorso al garante della privacy
Altre grane in casa Movimento 5 stelle. Dopo divorzio con Rousseau, l’Associazione di Davide Casaleggio si è ripresa il Blog delle Stelle. Da ieri, 3 maggio, è sparito dal sito il simbolo del Movimento ed è cambiato il colore della grafica della pagina di apertura del blog: non è più gialla ma rossa, il colore simbolo della piattaforma Rousseau. Senza alcun preavviso, dunque, il M5s si è trovato senza un sito di riferimento. Ora però c’è da capire come si gestirà la questione dei dati degli iscritti al blog, in buona parte militanti legati al sito perché affiliato al M5s. Giuseppe Conte, che al momento traina il Movimento in attesa di una leadership definita, sta pensando di presentare ricorso al garante della privacy.
La battaglia è parallela e tutta giocata sulla questione della privacy degli iscritti, visto che anche Casaleggio pone le stesse argomentazioni. Il presidente di Rousseau si è rifiutato di consegnare i dati degli utenti a Vito Crimi, poiché non incarna il legale rappresentante del M5s (si è ancora in attesa della nomina dal tribunale di Cagliari). Dal termine degli Stati Generali, infatti, durante i quali si è deciso di eliminare il capo politico e istituire un comitato direttivo, nel Movimento c’è un vuoto di potere che impedisce qualsiasi tentativo di riforma.
Le modifiche nella mission e il primo post a firma Di Battista
Il primo articolo pubblicato dopo la “pulizia” è di Alessandro Di Battista – fuoriuscito dal Movimento dopo l’appoggio al governo Draghi – dal titolo Chi era Gianroberto Casaleggio. Nella mission del sito, si legge che «il Blog delle Stelle è il blog ufficiale della piattaforma di democrazia diretta e partecipata Rousseau», creato «con l’obiettivo di dar vita a un luogo di informazione e confronto laico, trasversale e partecipato, aperto a tutti quei cittadini che vogliono approfondire i fenomeni più rilevanti e i cambiamenti del mondo che ci circonda, e far sentire la propria voce portando avanti battaglie all’insegna del civismo inclusivo». Sulla home page è presente anche il rinnovo della campagna di raccolta fondi: «Abbiamo bisogno del tuo aiuto perché i cittadini possano continuare ad avere un luogo dove far sentire la propria voce».
Immagine di copertina: ANSA / MATTEO BAZZI
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