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I numeri in chiaro, Sebastiani: «In 10 regioni aumentano gli ingressi in terapia intensiva. È l’Abruzzo a preoccupare di più» – Il video

06 Maggio 2021 - 21:56 Felice Florio
Il matematico del Cnr fa notare che l'accelerazione delle somministrazioni di vaccini avvenuta negli ultimi giorni di aprile non è sufficiente, poiché «la media nei primi giorni di maggio è poco sopra le 400mila dosi giornaliere»

Il bollettino di oggi, 6 maggio, sull’andamento della pandemia da Coronavirus in Italia, mostra un incremento dei contagi – +11.807 rispetto ai 10.585 del giorno precedente -, e del tasso di positività, passato, in tre giorni, dal 2,88% del 4 maggio e dal 3,2% di ieri al 3,6% odierno. Appare, invece, in miglioramento la situazione negli ospedali: continua a calare il tasso di occupazione di terapie intensive e reparti ordinari destinati ai pazienti Covid. Anche gli ingressi giornalieri in terapia intensiva sono in calo, ma in frenata, e il trend di diminuzione non rispecchia tutti i territori.

Giovanni Sebastiani | Ingressi giornalieri in terapia intensiva su scala nazionale

«Disaggregando il dato a livello regionale – spiega Giovanni Sebastiani -, ci accorgiamo che su 21 regioni e province autonome, 10 hanno la media degli ingressi nelle terapie intensive degli ultimi sette giorni superiore a quella dei sette giorni precedenti». Il matematico del Cnr evidenzia che l’Abruzzo, in particolare, mostra valori preoccupanti, «con un aumento – della media settimanale di nuovi ingressi in terapia intensiva – di poco inferiore all’80%. In alcune regioni la situazione è tutt’altro che tranquilla».

Giovanni Sebastiani | Numero di dosi di vaccino somministrate giornalmente

«Continuare a vaccinare – è il mantra di Sebastiani -, soprattutto le categorie fragili e gli anziani». A proposito di vaccini, il professore fa notare che l’accelerazione delle somministrazioni avvenuta negli ultimi giorni di aprile non è sufficiente, poiché «la media delle vaccinazioni nei primi giorni di maggio è poco sopra le 400 mila dosi giornaliere. L’importante è che la media del mese superi quota mezzo milione di dosi al giorno se vogliamo arrivare a somministrare 15 milioni di dosi totali nel mese di maggio. Non bastano i valori di punta».

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