Partire sì, ma a che prezzo? Il disagio dei giovani: «Costa più il tampone del treno». Ecco le alternative low cost – Il video
Dal 15 maggio arriva in Italia il green pass: sarà possibile spostarsi da una regione all’altra, anche arancione o rossa, dimostrando di aver ricevuto il vaccino, di essere guariti dal Covid o presentando un tampone, molecolare o rapido, effettuato nelle 48 ore precedenti. Non saranno validi, invece, quelli fai da te, come i test sierologici venduti da farmacie e addirittura da supermercati al costo di circa 19 euro. Un green pass che, di fatto, discrimina i giovani: nella stragrande maggioranza dei casi nessuno di loro ha ricevuto il vaccino o è in possesso di una certificazione che possa dimostrare, nero su bianco, la guarigione. Molti, ad esempio, hanno scoperto in un secondo momento di aver contratto il virus, altri non se ne sono proprio accorti.
«Costa più il tampone che il treno»
Allora l’unica alternativa resta quella del tampone. Ma quanto costa? È giusto che a pagarlo siano i giovani, soprattutto studenti (dunque a carico dei genitori) o lavoratori (con stipendi medi bassi)? «Non possiamo permetterci di spendere 50 euro per un tampone. A quel punto meglio restare a casa. Con quei soldi facciamo la spesa. Pagheremmo così più il tampone che il treno, questo è un vero e proprio ostacolo al viaggiare», ci dicono alcuni giovani in attesa del tampone gratuito della Croce Rossa alla stazione centrale di Milano.
Le soluzioni ci sono
Qualche soluzione, in realtà, c’è. A Milano e Roma, almeno nelle stazioni centrali dove si sono recate le telecamere di Open, sono stati previsti due punti per i tamponi gratuiti, gestiti da Croce Rossa (il cui obiettivo è estendere gli screening nelle stazioni ferroviarie di tutte le principali città italiane, da Bologna a Torino, da Bari a Napoli, ndr). Costo del tampone? Zero euro ma – almeno oggi – la fila era lunga, l’attesa tanta. A Catania, invece, è sempre rimasto operativo l’ex Mercato ortofrutticolo in cui vengono effettuati tutti i giorni i tamponi rapidi senza prenotazione e a costo zero. Dalla mattina al tardo pomeriggio, con la formula drive-in.
A volerlo comprare, un tampone rapido, effettuato dal farmacista, può costare anche 26 euro a Milano, 15 in Sicilia. Una cifra tutto sommato sostenibile anche se, confrontata al costo di treni e aerei, può sembrare molto alta. Se in Lombardia i test rapidi costano spesso oltre i 30 euro, in Emilia-Romagna no: si fermano a 15 sia per il rapido che per il sierologico. Ed è addirittura gratuito (una volta al mese) nelle farmacie della Toscana per studenti delle superiori, relativi genitori, fratelli e sorelle, ma anche studenti universitari.
Foto e video di Fabio Giuffrida (Milano) e Giulia Marchina (Roma) per OPEN
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